Mondiali short track Seoul 2023: E’ NATA UNA STELLA!! Leggendario Pietro Sighel, è oro nei 500 metri

Il ventitreenne trentino, già campione europeo nei 500 metri, centra anche il titolo mondiale davanti a Dubois e a Lin (poi squalificato), dopo aver già vinto l’argento sui 1500. è il primo oro azzurro della spedizione.

Molti anni dopo, davanti ai suoi avversari, il finanziere Pietro Sighel avrebbe ricordato a lungo il giorno in cui suo padre lo aveva portato a conoscere il ghiaccio. Roberto Sighel, la cui smisurata immaginazione andava sempre ben oltre l’impegno della natura, pensò che fosse possibile sviscerare l’oro da quei piedi che calzavano per la prima porta un paio di pattini.

L’ultima volta che l’Italia aveva vinto l’oro al maschile ai mondiali di short track, Pietro Sighel era ancora in fasce o era in procinto di venire al mondo. Era il 1999 e quel ragazzo, Fabio Carta, aveva vinto un leggendario oro nei 1500 metri ai Mondiali di Sofia.

Ventiquattro anni dopo, la storia si è ripetuta. Pietro Sighel ha vinto una straordinaria medaglia d’oro ai mondiali di short track in corso a Seoul, in Corea del Sud. Grazie ad una tattica molto accorta, dove il finanziere trentino ha pensato più a stare lontano dai guai che a gettarsi nella mischia e rischiare di rimanere intruppato in contatti controversi, ha piazzato l’accelerazione decisiva a due giri dalla fine, quando ha conquistato la terza posizione, per poi lanciare uno sprint lunghissimo nell’ultimo giro, approfittando del duello tra il canadese Dubois e il cinese Lin (che sarà poi squalificato), grazie al quale ha vinto il metallo più pregiato, bissando così il successo ottenuto sull’ovale di Danzica poche settimane fa in occasione degli Europei.

Quest’oro, se si pensa che è arrivato solo poche ore dopo l’argento conquistato da Sighel nei 1500 metri, alle spalle del solo ed imprendibile Park, dimostra lo straordinario stato di forma col quale si è presentato il ventitreenne trentino, che si è consacrato in maniera definitiva in questo sport.

Soprattutto, ha dimostrato all’Italia e al Mondo (con buona pace della diretta interessata), che possiamo essere forti anche senza Arianna Fontana, grazie ad un ricambio generazionale che sta dando i suoi frutti e, soprattutto oggi, ha lanciato un chiaro messaggio al globo intero: anche noi abbiamo i fenomeni.