Mondiali nuoto Budapest 2022: Minisini-Ruggiero leggendari, è oro Italia nel sincro

I due azzurri si issano in vetta al mondo dinnanzi alla coppia giapponese formata dai fratelli Sato e a quella cinese formata dalla coppia Shi-Zhang. Secondo oro azzurro dopo Martinenghi nella rana.

Non fosse bastato Martinenghi a riscrivere la storia del nuoto azzurro, divenendo il primo atleta del Bel Paese ad issarsi in vetta al mondo nella rana, ci hanno pensato Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero a proiettare l’Italia del nuoto sincronizzato nella leggenda.

Entrambi romani ed entrambi tesserati per il gruppo sportivo delle Fiamme Oro, i nostri portacolori hanno dominato il programma tecnico a coppie miste, eseguendo un esercizio semplicemente maestoso sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi, premiato col punteggio di 89,26 (27,3 di esecuzione, 27,1 di impressione e 34,86 di elementi), che ha permesso agli azzurri di salire in vetta al mondo davanti alla coppia giapponese formata dai fratelli Sato (fermatisi a 86,59 con 26,4 di esecuzione, 26,6 di impressione e 33,59 di elementi), e a quella cinese formata da Shi e Zhang, bronzo col punteggio di 86,44 (26,2 di impressione, 26,3 di esecuzione e 33,94 di elementi).

Un oro leggendario, che permette a Giorgio Minisini di confermarsi campione del mondo cinque anni dopo quando, nel 2017, nella medesima capitale magiara, conquistò l’oro in coppia con Manila Flamini sulle note di A scream from Lampedusa.

Un ritorno in grande stile, dunque, per il sincronetto capitolino nella piscina ungherese che già cinque anni fa lo vide sul tetto del mondo e che oggi, cinque anni dopo, lo rivede in cima al mondo con la nuova compagna di sincronizzato Lucrezia Ruggiero, che ha centrato il suo primo oro alla prima partecipazione iridata.

E, come vuole la formula matematica della proprietà commutativa delle addizioni, cambiati gli addendi il risultato non cambia.

Giorgio Minisini cambia compagna ma resta sempre il Re Mida del sincro misto. Un Re Mida che, anche oggi, si è ricoperto d’oro assieme alla sua regina Lucrezia.

I re del sincro, anche questa volta, sono italiani.