Un ottimo Uruguay mette la museruola alla Russia e conquista il primato del gruppo A. Suarez, un autogol di Cheryshev e Cavani stendono la squadra ospitante, oggi inguardabile, e la ridimensionano.
I sudamericani partono subito a spron battuto e provano a passare con Vecino, che al 3° minuto prova uno dei suoi proverbiali e imprecisi tiri dalla lunga distanza, che termina abbondantemente a lato. Al 10° minuto l’arbitro assegna una punizione dal limite alla Celeste e Suarez si presenta al tiro trafiggendo Akinfeev con un destro a pelo d’erba che finisce nell’angolo più lontano. L’Uruguay è in vantaggio grazie al Pistolero, ma una parte di merito va anche a Cavani, che fa collassare la barriera spingendone via un elemento.
I russi provano dunque ad entrare in partita dopo un inizio non all’altezza e al minuto 12 Cheryshev spreca una sponda di Dzyuba calciando troppo centralmente da dentro l’area. Al 17° ci prova lo stesso Dzyuba su azione d’angolo, ma schiaccia troppo di testa e il pallone sorvola la traversa.
Dopo una decina di minuti battaglieri, l’Uruguay trova il raddoppio: Laxalt raccoglie un pallone vagante e prova il sinistro da fuori area trovando una fortunosa deviazione di Cheryshev che beffa Akinfeev. Senza la deviazione lo sbilenco tiro dell’esterno genoano sarebbe terminato a lato.
Al 28′ Bentancur sfiora il tris con una conclusione ravvicinata che finisce tra le braccia del portiere e al 36′ Smolnikov affossa ulteriormente, e forse definitivamente, i suoi facendosi ammonire per la seconda volta a causa di un fallaccio da dietro su Laxalt. La partita entra poi in una fase di stallo e il primo termina senza ulteriori sussulti.
Il secondo tempo è un concentrato di noia, con le due squadre non premono mai sull’acceleratore né tentano di modificare ulteriormente il risultato. L’Uruguay prova a fare qualcosina in più, ma senza mai concludere in porta se non con Cavani all’inizio e Bentancour un po’ dopo (tiri entrambi respinti dalla difesa). I russi, in dieci uomini, fanno ancora meno, pensando certamente agli ottavi di finale, e risparmiano le energie. L’unica emozione arriva addirittura al minuto 74 con Dzyuba, che calcia malissimo da ottima posizione divorandosi il gol che avrebbe riaperto il match.
Dopo aver a lungo gestito e palleggiato, i sudamericani provano anche a cercare il tris, possibilmente con Cavani, ma difettano nell’ultimo passaggio. All’82° minuto Rodriguez costringe Akinfeev al primo intervento del secondo tempo con un tiro insidioso dalla distanza; poco dopo Muslera fa lo stesso su una conclusione di Smolov.
Gli ultimi minuti vedono altre due chance per i ragazzi di Tabarez, che sfiorano il terzo gol con Cavani, che dribbla due uomini, entra in area e calcia trovando la deviazione di un difensore, e con De Arrascaeta, che per poco non beffa Akinfeev direttamente da corner. Al 90° minuto, comunque, arriva finalmente il gol di Cavani: Godin stacca bene da corner trovando la parata del portiere russo, sulla cui respinta è prontissimo il Matador, che segna da due passi in spaccata e chiude la questione.
TABELLINO:
Uruguay (3-5-2): Muslera; Coates, Godin, Caceres; Nandez (72′ Rodriguez), Vecino, Bentancur (63′ De Arrascaeta), Torreira, Laxalt; Suarez, Cavani (93′ Gomez). CT: Tabarez
Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Kudryashov, Ignashevich, Kutepov, Smolnikov; Gazinsky (46′ Kuzyayev), Zobnin; Samedov, Al. Miranchuk (60′ Smolov), Cheryshev (38′ Fernandes); Dzyuba. CT: Cerchesov
Arbitro: Diedhiou (SEN)
Marcatori: 10′ Suarez, 23′ aut. Cheryshev e 90′ Cavani
Ammoniti: Gazinsky, Smolnikov e Bentancur
Espulsi: 36′ Smolnikov
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