Mondiali 2018, Gruppo G: alla scoperta di Belgio, Panama, Tunisia e Inghilterra

Continuiamo il viaggio fra i vari gironi di questi Mondiali di calcio che cominceranno il 14 giugno in Russia. Il Girone G vedrà come protagonista il Belgio, il Panama, la Tunisia e l’Inghilterra. 

Due nazionali favorite e due possibili vittime sacrificali nel Gruppo G dei Mondiali 2018. Infatti, il penultimo girone della competizione è formato dal Belgio, dal Panama, dalla Tunisia e dall’Inghilterra. Il calcio d’inizio della prima giornata è datato il 18 giugno, mentre il secondo turno è diviso tra il 23 e il 24, per poi chiudere la classifica direttamente il 28, probabilmente a giochi già fatti. 

Mondiali 2018, Gruppo G: Belgio 

Il Belgio è una delle squadre più forti in assoluto della competizione, come dimostrato in questi due anni, qualificandosi ai Mondiali praticamente sin da subito. Certo, il ct Roberto Martinez ha dato vita a tantissime polemiche per le sue scelte poco ortodosse in sede di convocazioni, senza dimenticare che non sempre nelle partite importanti la nazionale belga sembra aver davvero fatto il definitivo salto di qualità. Non è un segreto che gli ultimi Europei sono stati davvero deludenti e, in realtà, la generazione dei fenomeni sono chiamati probabilmente al loro grande atto, forse l’ultimo, per dimostrare di essere davvero dei fuoriclasse e di poter dare un po’ di storia ad una nazionale alla quale è sempre mancato quel qualcosa in più per lottare ai vertici del calcio internazionale. 

Punti di forza e punti deboli 

Il Belgio è probabilmente una delle squadre più complete in assoluto, visto che ha in tutti i reparti abbondanza di scelte e, soprattutto, un mix perfetto tra esperienza, qualità, carattere e personalità. Le difficoltà che Martinez ha trovato sono le stesse del suo predecessore, cioè la difficoltà di schierare tutti i giocatori di classe dando un senso tattico ed equilibrio alla squadra, oltre ad un gioco che spesso e volentieri si è appoggiato esclusivamente sulle spalle delle giocate estemporanee, piuttosto che su schemi veri e propri. Questo è bastato per arrivare fino a qui, ma potrebbe non bastare nelle partite che contano. 

Come gioca il Belgio?

Interessante l’esperimento tattico di Martinez, che in questi ultimi mesi ha trasformato il 4-2-3-1 in un poliedrico 3-4-2-1. La sostanza non cambia, perché i titolari sembrano ormai già decisi con Meunier a completare il reparto dei difensori costituito da Alderweireld, Kompany e Vertonghen, davanti a Courtois, così come in mediana Fellaini e Witsel sono in svantaggio rispetto a Dembelè, l’equilibratore della squadra, coadiuvato dal cervello del gioco, De Bruyne. L’unico grande dubbio è sulla trequarti, dove Hazard e Mertens sembrano avere il posto assicurato dietro a Lukaku unica punta, mentre l’espatrio cinese di Ferreira-Carrasco potrebbe risultare decisivo per fargli perdere il posto a favore di Batshuayi, in caso di una doppia punta, o uno tra Hazard junior e uno dei centrocampisti sopra citati, per dare maggiore equilibrio. 

La lista dei convocati del Belgio  

Probabile formazione: 

Belgio (4-2-3-1): Courtois; Meunier, Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Dembelè, De Bruyne; Hazard, Mertens, Ferreira-Carrasco; Lukaku. 

Mondiali 2018, Gruppo G: Panama 

Molti si chiedono come mai ci sia il Panama e non l’Italia. Be’, è un dubbio più che legittimo. La risposta è semplice: la nazionale panamense ha conquistato sul campo la qualificazione ai Mondiali e non solo a parole, ha fatto parlare il pallone, mettendo da parte tutte le difficoltà oggettive di una nazionale che, invero, non è all’altezza di questa competizione. Grande merito va al ct Hernan Gomez, capace di puntare sulla tattica, laddove la qualità non esiste. Sarà una vittima sacrificale? Probabile. 

Punti di forza e punti deboli 

Tranne qualche giovane talento che gioca in Europa, sono tutti giocatori sconosciuti, alcuni semi professionisti o semi dilettanti, che dir si voglia. Difficile trovare punti di forza, se non la capacità del ct Gomez di trovare la giusta concentrazione tattica in una squadra che non ha qualità, se non il cuore di un popolo pronto a prendersi le proprie rivincite. 

Come gioca il Panama? 

Bella domanda… e chi lo sa? A parte gli scherzi e i toni umoristici, sarà interessante scoprire il 4-2-3-1 di Gomez, che ha Godoy in mediana, Baloy e Escobar in difesa e Tejada in attacco come giocatori più importanti. Il resto della squadra è completata da Calderon a porta, Machado e Ovalle terzini, Gomez a centrocampo, Cooper e Barcenas, giocatori interessanti, sulla trequarti. 

La lista dei convocati del Panama 

Probabile formazione: 

Panama (4-2-3-1): Calderon; Machado, Baloy, Escobar, Ovalle; Godoy, Gomez; Rodriguez, Cooper, Barcenas; Tejada. 

Mondiali 2018, Gruppo G: Tunisia 

Era da diversi anni che la Tunisia sembrava in crescita, ma mancava sempre quell’ultimo salto di qualità per poter accedere ai Mondiali. Questa volta il ct Nabil Maaloul è riuscito nell’impresa puntando su giocatori arrivati finalmente alla piena maturazione e pronti per disputare questa competizione consapevoli di avere poche possibilità di superare il turno, ma anche di potersela giocare con chiunque, grazie soprattutto al carattere e alla personalità che li ha contraddistinti in questi ultimi anni. 

Punti di forza e punti deboli  

La Tunisia ha diversi giocatori che giocano in Europa, alcuni dei quali anche di grande talento, ma lo stesso movimento calcistico nazionale ha prodotto elementi di un certo livello qualitativo. Forse, proprio questo è il punto di forza, perché non è stato difficile per Maaloul trovare l’amalgama giusta di una rosa che però manca di quel qualcosa in più che gli possa davvero giovare in certe partite, quasi come se il livello dei giocatori fosse lo stesso, appena sufficiente, ma non di più. 

Come gioca la Tunisia?

Il ct Maaloul punterà su un 4-2-3-1 di grandissima qualità e super offensivo, visto che in mediana preferirà schierare Sassi con Skhiri, invece di Ben Amour, che darebbe maggiore equilibrio, così come in attacco Khalifa proverà a rubare il posto ad uno tra Sliti, Khaoui e Srarfi, tutti giocatori europei, visto che Badri è la punta per antonomasia del calcio tunisino. In difesa l’omonimo Maaloul partirà dalla panchina dando così spazio a Bronn, Benalouane, Meriah e Haddadi, a protezione di Hassen a porta. 

La lista dei convocati della Tunisia 

Probabile formazione: 

Tunisia (4-2-3-1): Hassen; Bronn, Benalouane, Meriah, Haddadi; Skhiri, Sassi; Sliti, Khaoui, Srarfi; Badri. 

Mondiali 2018, Gruppo G: Inghilterra 

L’Inghilterra ha una storia molto particolare. E’ la squadra che fa sempre meglio di tutte nelle qualificazioni, arriva alla fase finale tra le grandi favorite, grazie ad un cambio generazionale continuo, ma riesce sempre a deludere per un motivo o per un altro. E’ incredibile, infatti, che coloro che hanno inventato questo sport abbiano un solo Mondiale in bacheca. E’ impensabile che la nazione che può contare sul campionato più bello in assoluto, nonché quello più ricco, non riesca mai a rispettare le aspettative nelle competizioni delle nazionali. Questa volta il cambio in panchina, l’arrivo del ct Gareth Southgate, può essere considerato il tentativo di una federazione pronta a voltare pagina, mettere da parte il tradizionalismo e puntare sull’estro e sull’indisciplina della gioventù. 

Punti di forza e punti deboli  

Le scelte di Southgate sono state molto coraggiose, a cominciare dal reparto dei portieri, che rimane la grande lacuna di una nazionale quasi completa. Non solo ha messo da parte quello che era il portiere titolare ormai da due Europei e un Mondiale, quindi da sei anni, ma ha rivoluzionare anche la difesa, il centrocampo e l’attacco, puntando su tantissimi giovani, che sicuramente assottigliano l’esperienza di una squadra con tantissimo talento e qualità, ma che forse manca della giusta personalità e di un carattere capace di ribaltare le situazioni difficili. I problemi restano come sempre il portiere, mentre l’attacco e il centrocampo, nonostante il cambio radicale, resta di grande livello, così come una difesa che deve essere messa nelle condizioni giuste per rendere al meglio dal punto di vista tattico. 

Come gioca l’Inghilterra?

Tanti gli esperimenti portati avanti da Southgate, che potrebbe puntare su un camaleontico 4-1-4-1, capace di trasformarsi in un 4-2-3-1 in fase offensiva e in un 3-5-2 in fase difensiva. Il problema portiere dovrà essere risolto al più presto, visto che al momento tra Pickford, Pope e Butland non è stato ancora deciso chi sarà il titolare dell’Inghilterra. Diversamente, Walker, Cahill e Stones anno il posto assicurato in difesa, dove Alexander-Arnold potrebbe addirittura essere preferito da esordiente assoluto a Young e Rose, non proprio convincenti finora. In mediana Dier dovrà dare il giusto equilibrio, sono sicuri titolari Sterling, Lingard e Alli, che daranno imprevedibilità e gioco alla squadra, mentre la presenza di Henderson dipenderà dal modulo di base e dall’avversario, con il possibile inserimento di un altro difensore, probabilmente Trippier o addirittura Delph, che potrebbe essere la sorpresa sulla fascia sinistra, o di un altro attaccante, Vardy in vantaggio su Rashford e Welbeck. 

La lista dei convocati dell’Inghilterra 

Probabile formazione: 

Inghilterra (4-1-4-1): Pickford; Walker, Cahill, Stones, Alexander-Arnold; Dier; Sterling, Henderson, Alli, Lingard; Kane. 

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