Una Polonia inesistente viene meritatamente travolta da un’ottima Colombia e lascia il Mondiale prematuramente. Mina, Falcao e Cuadrado non lasciano scampo a Lewandowski e soci, irriconoscibili e spaesati, e adesso potranno giocarsi contro il Senegal il passaggio agli ottavi. Per i polacchi, invece, la prossima sfida contro il Giappone sarà una mesta passerella finale prima del ritorno a casa e dell’inevitabile rivoluzione tecnica.
La prima frazione è di una pochezza di contenuti impressionante. La posta in palio è pesante e lo spettro dell’eliminazione, che si materializzerebbe in caso di sconfitta di una delle due, fa sì che il tatticismo la faccia da padrone. In parole povere, non c’è uno straccio di emozione da raccontare. L’unico a farsi notare un po’ è Cuadrado, che prova, tra l’altro riuscendoci, a seminare il panico tra i polacchi con le sue proverbiali scorrazzate sulla destra. I buoni propositi dell’esterno della Juventus, però, non sono supportati dalla precisione, sua o dei compagni.
La Polonia, invece, possiamo darla per dispersa. La prestazione è pessima, peggiore anche di quella offerta contro il Senegal: Lewandowski pascola in area senza costrutto e di occasioni, almeno potenziali, neanche l’ombra.
Nel finale di tempo la pressione colombiana aumenta proporzionalmente agli ingressi in area polacca e a cinque minuti dal risposo arriva il gol del vantaggio, tutto sommato giusto, dei sudamericani: la difesa degli europei orientali non fa nulla per fronteggiare l’ennesima sortita avversaria e permette a James di crossare indisturbato per Yerry Mina, che insacca di testa grazie anche all’uscita a vanvera di Szczesny. Per il primo tempo è tutto.
Inizialmente la ripresa non si discosta granché dai primi quarantacinque minuti: i sudamericani provano a chiudere il discorso, ma la mira è alquanto difettosa e i tiri non inquadrano mai lo specchio, eccetto per un tentativo di James ribattuto da un difensore. Tuttavia la Polonia inizia a mostrare segni di risveglio, come dimostra una grandissima occasione per Lewandowski, che smette per un attimo i panni da fantasma e si rende pericoloso con una potente conclusione da dentro l’area, che viene respinta da Ospina con la pancia. Il numero 9 ci riprova di testa, ma senza precisione, poco dopo.
Ma la difesa è un colabrodo e lo dimostra quando Quintero, al 70° minuto, serve perfettamente Falcao, che entra in area e raddoppia con un diagonale di esterno destro. Colpiti al cuore, i polacchi vengono poi affossati definitivamente cinque minuti dopo da Cuadrado, che finalizza un contropiede orchestrato e rifinito da James con un lancio da lontano.
Nel finale, a buoi ormai scappati, Krychowiak sfiora il gol della bandiera calciando a botta sicura da distanza ravvicinata senza sorprendere l’attento Ospina, mentre Uribe sfiora il gol di tacco, ma il pallone viene ribattuto da un difensore. Poi Lewandowski ci riprova da fuori trovando solo un corner. Mancherebbero più di dieci minuti al termine del match, ma non accade assolutamente nulla e, finiti i cinque minuti di recupero concessi, arriva il triplice fischio.
TABELLINO:
Polonia (3-4-3): Szczesny; Piszecek, Bednarek, Pazdan (80′ Glik); Bereszynski (72′ Teodorczyk), Krychowiak, Goralski, Rybusi; Zielinski, Lewandowski, Kownacki (57′ Grosicki). CT: A. Nawalka
Colombia (4-2-3-1): Ospina; S. Arias, D. Sanchez, Mina, Mojica; Aguilar (32′ Uribe), Barrios; Cuadrado, James Rodriguez, Quintero (73′ Lerma); R. Falcao (78′ Bacca). CT: J. Pekerman
Arbitro: Ramos (MEX)
Marcatori: 40′ Mina, 70′ Falcao e 75′ Cuadrado
Ammoniti: Bednarek e Goralski
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