La Juventus trionfa allo stadio Louis II di Montecarlo superando per 2 a 0 il Monaco di Jardim nella gara d’andata delle semifinali di Champions League. A Torino tra meno di una settimana, i bianconeri difenderanno il risultato positivo provando così a raggiungere l’atto conclusivo di giugno a Cardiff.

E’ stata la serata di Gonzalo Higuain, l’uomo da più di 90 milioni che ha infiammato la scorsa sessione di mercato estivo e che la dirigenza bianconera ha scelto per provare a trionfare finalmente in Europa dopo anni di dominio indiscusso in Italia.

Ma fino a qui, il Pipita, in Champions League, aveva giocato ottime gare trovando però davvero pochi gol per i suoi incredibili numeri, solo 3 nella fase a gironi e nemmeno uno tra ottavi e quarti contro Porto e Barcellona.

Un digiuno che ieri sera, nella meravigliosa cornice monegasca, è giunto al termine grazie ad una decisiva doppietta che consente alla Juventus di mettere un piede nella finalissima di Cardiff, al termine dell’ennesima prova di brillantezza tattica, tecnica e fisica di questa stagione.

In una partita insidiosa, dove la squadra di Massimiliano Allegri partiva comunque favorita, non è stato semplice contenere l’esuberanza e l’imprevedibilità di un attacco giovane, talentuoso ed estremamente prolifico in questa stagione; ma anche Mbappè e Falcao, dopo Messi, Suarez e Neymar, sono sbattuti contro l’inossidabile muro bianconero, impenetrabile da 621 minuti e disinnescato solo due volte in tutta la competizione.

Numeri incredibili che non possono che far sognare giocatori, dirigenza e tifosi, numeri che sono determinati dal gruppo più che dalle individualità (emblematica l’azione che porta al primo gol) e dallo spirito di sacrificio che pervade tutta la squadra in questa stagione, numeri che, affiancati finalmente a quelli offensivi da record di Gonzalo Higuain, potrebbero essere la chiave per uno straordinario epilogo.

TABELLINO

MONACO (4-4-2): Subasic; Dirar, Glik, Jemerson, Sidibe; Silva (82′ Toure), Fabinho, Bakayoko (66′ Moutinho), Lemar (67′ Germain); Falcao, Mbappè. A disposizione: De Sanctis, Jorge, Raggi, Cardona. Allenatore: Jardim.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (89′ Lemina), Marchisio (81′ Rincon); Dani Alves, Dybala, Mandzukic; Higuain (77′ Cuadrado). A disposizione: Neto, Benatia, Lichtsteiner, Asamoah. Allenatore: Allegri.

ARBITRO: Lahoz.

MARCATORI: 29′,59′ Higuain.

AMMONITI: 21′ Bonucci (J), 37′ Fabinho (M), 58′ Marchisio (J), 69′ Chiellini (J).

MIGLIORI

Higuain e Dani Alves 8: era l’uomo più atteso in questo primo atto delle semifinali di Champions, a secco per troppo tempo in questa competizione, decide di mandare un segnale forte e chiaro con una strabordante doppietta che avvicina la finale di Cardiff alla sua squadra, lanciando anche un inequivocabile e bramato guanto di sfida a CR7. Dani Alves invece, esce finalmente allo scoperto, in quest’ultimo mese, dopo una stagione non sempre continua ai livelli che gli competono. Ma quando il gioco si fa duro, è uno di quelli che automaticamente alza l’asticella e decide di essere determinante dimostrando che l’esperienza, in queste partite, pesa, eccome se pesa.

Buffon e Marchisio 7: ancora esperienza che pesa e che si fa sentire sul campo. Gigi più di tutti vuole quella coppa ma fanno comunque paura i 621′ di porta imbattuta che salva anche ieri sera su Mbappè due volte e su Germain quasi allo scadere. Il “principino” invece, chiamato a sostituire Khedira, è la prova della profondità della rosa e del gruppo che quest’anno si è ulteriormente consolidato alla Juventus, oltre che della sua incredibile professionalità in una stagione per lui per nulla semplice. Gioca esattamente come sa, con qualità e quantità, come se avesse giocato per tutto l’anno, senza paura, senza pressione e con grande freddezza.

Mbappè 6: il più piccolo è anche il migliore dei suoi, perché è l’unico che con grinta e spavalderia ci prova fin dall’inizio. Ma il muro bianconero non è stato abbattuto né dalla MSN né tanto meno dal compagno Falcao, ben più esperto di lui, ma incapace di rendersi pericoloso.

PEGGIORI

Bakayoko 5: aveva saltato l’ultima di campionato per un colpo al volto subito in allenamento da Glik ed infatti gioca con la maschera protettiva, ma il centrocampista francese appare lento, impacciato e costantemente in ritardo nelle coperture e in fase d’interdizione in mezzo al campo. In avanti incide anche meno, finendo per lasciare il campo poco dopo l’inizio della ripresa.

Glik e Sidibe 4,5:  esaltato ed agguerrito all’indomani del sorteggio l’ex capitano del Torino, scivola in una delle sue peggiori prestazioni, non riuscendo mai a contenere lo strapotere fisico di Higuain. Il francese invece, spostato a sinistra a causa dell’esclusione per motivi incerti di Mendy, soffre tremendamente Dani Alves che ara la fascia per 90 minuti senza alcun problema. Se le occasioni migliori per la Juventus arrivano da quella zona un motivo deve esserci e non è nemmeno difficile da capire.