E’ crisi profonda per il Milan, che ha perso e male anche all’Olimpico di Roma nello scontro diretto per il terzo posto con la Lazio. Doveva essere la partita della svolta e lo è stata, ma in senso negativo, visto che il sogno di tornare in Champions League può essere definitivamente sfumato.
Ormai è certificata l’involuzione della squadra. E’ impensabile che una squadra possa trasformarsi in meno di un mese da possibile candidata per i preliminari di Champions League, e piccola sorpresa della nuova stagione, a squallore assoluto. La cattiveria in questi casi è d’obbligo.
Nel 2014 la rivoluzione dei rossoneri era basata su certezze importanti, cioè su un gioco interessante e offensivo, seppur basato più su contropiedi e sull’estro di un giocatore, quel Jeremy Menez capace di accendere la luce a giorni alterni, ma soprattutto sulla personalità e il carattere della squadra, che non moriva mai. C’erano i soliti problemi difensivi, ma sembravano essere legati esclusivamente sulle palle inattive e sugli errori dei singoli.
Nel 2015 qualcosa è cambiato e non si riesce a capire per quale motivo. La squadra non ha più un gioco, e nemmeno lo tenta di proporre un gioco, il centrocampo non riesce più a reggere l’urto, soprattutto legato ad una condizione fisica stranamente inaccettabile in questo periodo della stagione, e la difesa è tatticamente sguarnita, senza contare errori proprio tecnici da parte di giocatori che non ti aspetti.
Guardare il Milan oggi significa guardare uno squallore tecnico-tattico-fisico-psicologico, una squadra che non ha più certezze, fragile e debole mentalmente e senza attributi, come dimostra la reazione di Philippe Mexes. Urge risolvere al più presto la situazione, perché ripetere il fallimento dell’ultimo anno è assolutamente impensabile.
La soluzione forse è semplice. La squadra giocava bene quando non si parlava di obiettivo terzo posto, perché c’era la consapevolezza di dover ricostruire da zero e la scelta di un tecnico giovane, come appunto lo è Pippo Inzaghi, che non si può ancora definire già un allenatore, era accettabile solo se si dava tempo allo stesso senza pressioni.
Appena si è parlato di terzo posto il Milan ha cominciato a perdere colpi. Prima mancava il definitivo salto di qualità, si fallivano sistematicamente le prove della maturità della squadra, che comunque sembrava sempre sul pezzo, almeno dal punto di vista tecnico, tattico e mentale. Poi, in questo nuovo anno, il collasso definitivo, non solo psicologico, ma anche tecnico, tattico e fisico.
Adesso basta parlare di obiettivi, bisogna solo rimboccarsi le maniche e lavorare, ma non solo a parole. Bisogna essere umili in questi casi e dimenticare di essere il grande e prestigioso Milan. Adesso basta!
Benito Letizia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Migliori Bookmakers AAMS
Sito scommesse | Caratteristiche | Bonus | Vai al sito |
---|---|---|---|
![]() | 10€ Bonus Scommesse al Deposito | Bonus Scommesse fino a 215€ | Vai al sito |
![]() | Bonus 15€ Gratis alla Registrazione | Bonus 100% fino a 300€ sul primo deposito | Vai al sito |
![]() | Fino al 300% Bonus Multipla Scommesse | Bonus Fino a 1000€ | Vai al sito |