Anche stavolta si è visto un Milan a due facce, aggressivo e attento nel primo tempo e troppo timoroso nella ripresa. Le occasioni per vincere ci sono state, ad esempio quella per Cutrone dopo una bella combinazione con Calhanoglu, ma anche Kessié, Musacchio e il volto nuovo Piatek hanno avuto le loro buone chance, sfumate per colpa di Ospina e della difesa. Paquetà ha fornito un’altra prestazione incoraggiante, mentre Kessié e Calhanoglu non convincono ancora.
Di contro, il Napoli ha fatto un ottimo secondo tempo e ha sfiorato il gol con Callejon e, più volte, Zielinski, ma Donnarumma è stato sempre attentissimo. Clamoroso, però, il contropiede sciupato nel finale dagli attaccanti azzurri per eccessiva leziosità. Ma il punto ottenuto è giusto e, tutto sommato, soddisfacente, sebbene si sia persa la chance di rosicchiare momentaneamente qualche punto all’Inter e anche di allungare su Roma e Lazio, domani impegnate contro ostacoli mica da ridere quali Atalanta e Juventus. Nel convulso finale è clamoroso l’abbaglio di Doveri, che sanziona con un ingiusto giallo Fabian Ruiz per un fallo di mano assolutamente involontario e lo costringe a lasciare il campo avendolo ammonito già nel primo tempo. Ma adesso vediamo cosa ha detto Gattuso ai microfoni nel post-partita.
Innanzitutto c’è curiosità attorno a Piatek, in particolare riguardo alla sua convivenza con Cutrone: “Sì, ma non ora. A me non piace schiacciarmi a centrocampo con la linea di quattro, altrimenti rischi di subire troppo gli avversari. Ora non giocheranno insieme, non perché non possono ma per l’equilibrio della squadra. Quando abbiamo messo le due punte abbiamo lasciato troppo per strada. Quindi adesso non lo faccio“.
Il match è stato positivo, specie nel primo tempo, ma mancano concretezza e anche precisione nell’ultimo passaggio: “Sbagliassimo meno, potremmo fare veramente molto bene. Spesso lasciamo a desiderare negli ultimi 25 metri, sbagliamo l’ultima scelta ed è il nostro grande rammarico. Ma io e tutto il mio staff ci lavoreremo molto. Se sbagliano Paquetá e Çalhanoglu non è ok ma li capisco, fanno i chilometri ad aiutare la squadra in difesa. Ho bisogno di qualità da chi ne possiede“.
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