Vi riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero alla vigilia della sfida di San Siro, contro la formazione sarda.
Le energie-“I giocatori avevano bisogno di riposarsi e recuperare, a volte è molto importante. Giocare due partite in più degli altri ci ha aiutato finora, ha fatto la differenza. Questa settimana abbiamo lavorato bene, col Cagliari sarà molto dura e ci giochiamo tantissimo”.
La sfida di domani-“Dovremo essere bravi noi, i tifosi aiutano ma il segreto è essere bravi noi a esprimere buon calcio. Sulla carta sembrano partite facili, ma in Serie A non ce ne sono e bisogna stare attente. Dobbiamo trasformare lo stadio in una bolgia, ma sta a noi”.
Squadra matura-“Questo lo dirà il nostro percorso, le partite che verranno. Dobbiamo dimostrare maturità gara dopo gara. Di Donnarumma si parla tanto, non bisogna cancellare il lavoro di Magni. Ora ha cambiato metodologia con Fiori, ma anche lo stesso Reina lo stia aiutando. Ora deve concentrarsi, l’errore ci può stare ma ora esprime sicurezza e fiducia nei suoi mezzi”.
I complimenti di Scaroni- “Sono contento di quanto guadagno, ringrazio la società per l’opportunità. Fa piacere, ma queste cose non sono importanti. Il calcio è bestiale, ci vuole un secondo a crollare e devo volare molto basso. Lavoro con professionalità ma al momento non si deve parlare di cifre, guadagno già troppo…”.
Lotta Champions- “Da otto anni che il Milan arriva in Primavera e non si gioca la Champions, noi bisogna essere bravi a stare attaccati al gruppo, giocandoci qualcosa di importante nel finale di stagione. Non dobbiamo perdere energie”.
Calhanoglu e la gestione della rosa-“Non butto a mare i miei giocatori, chiunque essi siano. In questo momento Hakan sa che può fare di più e lo ha dimostrato. In generale le sue prestazioni non solo da buttare via, ma ci aspettiamo di più. Ho letto che la squadra si è ribellata perché Calhanoglu gioca sempre, i giocatori devono pensare a fare i giocatori. Faccio le scelte in buona fede. Lo stesso vale per Conti: sta recuperando e quando ha giocato ha fatto bene, ora se non gioca è perché la vedo così. Spero di dargli minutaggio”.
Il recupero di Biglia- “Biglia è da tre mesi che è fermo, dobbiamo stare tranquilli. Ci vorrà tempo per rientrare, in questo momento non è al massimo e vedremo più avanti se si potrà fare qualcosa di diverso tatticamente. I giocatori in generale mi hanno dato tanto, è merito loro. La fortuna degli allenatori è avere ragazzi umili che vogliono imparare e sacrificarsi. Se oggi la squadra ha reagito così è perché ci hanno creduto e credono nel mio lavoro”.
La crescita-“Non so quale sia il mio Milan ideale. Penso che ci siano giocatori che in questo momento siano capaci di fare anche qualcosa di diverso. Possiamo provare a cambiare, abbiamo alternative per fare cose nuove. Ci stiamo ragionando, non è detto che giocheremo sempre allo stesso modo da qui a fine stagione. Bisogna però capire che risultati il lavoro dà in allenamento”.
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