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“Mi ha chiamato l’Inter, l’ultimo giorno di mercato”: squilla il telefono e lui dice si | Trasferimento completato

Ausilio
Piero Ausilio, direttore sportivo Inter, è insieme a Marotta l’artefice dei mercati intelligenti fatti dai nerazzurri/Stadiosport.it

Non è facile rifiutare il corteggiamento delle grandi squadre anche se arriva durante le ultime ore del mercato.

Le ultime estati dell’Inter, ma in generale le ultime sessioni di calciomercato dal post Covid in poi, sono state molto complicate. La proprietà ha dovuto chiudere i rubinetti e la necessità di ripagare debiti e finanziamenti ha costretto i dirigenti nerazzurri ad operare al risparmio, riducendo monte ingaggi e soprattutto cedendo prezzi pregiati per fare plusvalenze.

In tutto questo, poi, bisognava costruire le squadre e cercare di mantenere l’Inter sempre ad un livello ottimale di competitività. I quattro trofei vinti, tra Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ma soprattutto la finale di Champions League disputata a giugno scorso, hanno certificato il grande lavoro svolto da Beppe Marotta, Piero Ausilio e l’allenatore Simone Inzaghi.

Nonostante le cessioni eccellenti degli ultimi anni e acquisti a basso prezzo, o addirittura a zero, l’Inter è sempre rimasta fortissima, anzi in alcuni casi ha anche aumentato la sua forza e competitività. Sembra sia stato così, per esempio, anche dopo l’ultima estate che ha portato ad una rivoluzione quasi totale della rosa.

Un’estate rivoluzionaria, ma al tempo stesso difficile che ha costretto i nerazzurri a dover rinunciare a Lukaku, Scamacca e Samardzic quando sembrava essere tutto fatto. Questi inconvenienti, arrivati per motivi e cause differenti, hanno rallentato il mercato interista che, però, come sempre, è stato comunque condotto alla grande e con un’intelligenza tale da riuscire a rimediare con facilità a cessioni e contrattempi.

Inter, un centrocampo pieno di alternative

La partenza di Brozovic a centrocampo, per esempio, poteva portare scompensi importanti, invece il reparto nevralgico del campo sembra essere ancora più forte e rappresentare il vero e proprio punto di forza della squadra. Calhanoglu fa alla grande il ruolo che era di Brozovic e il nuovo arrivato Frattesi non riesce ancora a trovare il giusto spazio da titolare in questa squadra.

Questo rende l’idea della competitività e del livello assoluto del centrocampo nerazzurro che in questa stagione può contare anche su un calciatore di talento ed esperienza in più, Davy Klaassen. Il 30enne centrocampista olandese fin qui ha collezionato soltanto una settantina di minuti con la sua nuova maglia e fatica a trovare spazio, ma rappresenta un’importante risorsa di classe ed esperienza per Simone Inzaghi.

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta, amministratore delegato Inter, protagonista di un altro grande mercato/Stadiosport.it

Il trasferimento all’Inter, ecco come è maturato

In un’intervista rilasciata ai microfoni di ESPN Klaassen ha raccontato come è maturato il suo trasferimento all’Inter, il suo legame con l’Ajax e perché ha deciso di lasciare il suo ex club. Queste le sue parole: “Avevo la sensazione che l’Ajax avrebbe preso una strada diversa e mano a mano che la preparazione estiva andava avanti ho avvertito sempre di più questa cosa”.

Queste le dichiarazioni dell’olandese sull’Inter e la sua scelta: “Su di me c’erano tanti club, ma mi sono convinto a partire solo quando è arrivata la chiamata dell’Inter. Questo è davvero un grande club, non me lo aspettavo all’ultimo giorno. Ma quando sono arrivati, non potevo lasciarmi scappare l’occasione. Non volevo lasciare l’Ajax, ma non sapevo se lì sarei stato ancora felice. L’Ajax resta il mio club. Tornerò un giorno, in qualunque ruolo”.