A causa di un attacco cardiaco improvviso è morto lo storico giornalista di Repubblica Gianni Mura, una delle firme storiche del giornalismo italiano.
E’ morto all’età di 74 anni il giornalista di Repubblica Gianni Mura, storica firma del mondo del giornalismo italiano. Il giornalista milanese è spirato nell’ospedale di Senigallia dopo aver subito un arresto cardiaco.
Gianni Mura lavorava per Repubblica dal 1976 ed oltre ad essere giornalista, è stato uno scrittore di grande successo. Tra i suoi libri più importanti va ricordato Giallo su Giallo, pubblicato nel 2007 che vinse il Premio Grinzane. Il libro raccontava lo svolgimento del Tour de France, corsa che il giornalista ha sempre seguito con passione e dedizione.
Con il passare degli anni, Mura è diventato un punto di riferimento per molti giornalisti sportivi per il suo modo di raccontare il ciclismo ed il calcio. Su Repubblica, famose sono le sue rubriche Sette giorni di cattivi pensieri, l’Intervista al campionato e I 100 nomi dell’anno Mura.
A soli 19 anni, Mura entrò a far parte della Gazzetta dello Sport come praticante grazie alla segnalazione del proprio liceo, che era uso proporre i migliori studenti in italiano alla testata. Inizialmente, quello alla Rosea doveva essere un impiego temporaneo, ma alla fine Mura vi rimase otto anni lavorando dapprima come corrispondente per incontri di calcio di differenti categorie, e dal 1965 viene inviato come corrispondente al Giro d’Italia.
Mura si iscrive all’Ordine dei Giornalisti nel 1967 e prima di entrare a far parte della redazione di Repubblica, scrive anche per altre testate come Corriere d’Informazione, Epoca e L’Occhio. Diviene membro fisso della redazione di Repubblica nel 1983.
Nel 2010, Mura viene insignito del Premo Nazionale Andrea Fortunato, premio che viene assegnato annualmente ai più grandi personaggi dello sport italiano, della medicina e del giornalismo sportivo conferendo loro premi e riconoscimenti.
La notizia della sua morte è stato un duro colpo per tutto il mondo del giornalismo e il presidente del CONI Malagò a fatto pervenire a Repubblica un messaggio di condoglianze a nome di tutto lo sport italiano. La Lega di Serie A ha espresso cordoglio a nome di tutti i club. Anche noi di Stadiosport ci uniamo al cordoglio funebre e diciamo addio ad una delle più grandi firme del giornalismo italiano.
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