Tradimento Napoli: Lorenzo Insigne torna in Serie A | Sente la musichetta della Champions
Un’esperienza comunque, non certo eclatante dal punto di vista sportivo: così per Lorenzo Insigne la nostalgia potrebbe essere canaglia.
Chissà come avrà vissuto la splendida cavalcata di quello che è stato per decenni il suo Napoli da lontano, molto lontano. Dal Canada, dove è finito una volta terminato il contratto con la sua squadra del cuore.
Un certo effetto glielo avrà sicuramente fatto, proprio quando lui non c’era, al primo anno di Toronto, il suo Napoli mette tutti d’accordo, domina in lungo e in largo un campionato stravinto praticamente a gennaio dopo il 5-1 alla Juve, per tanti suoi meriti e qualche demerito di competitor mai pervenuti.
Non un granché, invece, la sua esperienza lontano da Napoli. L’avventura con Bernardeschi procede a rilento, una vera e propria delusione. Il Toronto FC, dopo 24 giornate, è penultimo in classifica nella Eastern Conference, con soli 19 punti messi a segno e un solo punto di vantaggio sull’Inter Miami che attualmente chiude la classifica, ma che si sta godendo i primi giorni di Leo Messi.
Definire la stagione del Toronto deludente non rende bene l’idea di ciò che sta passando Lorenzo Insigne. Addio nazionale, ovviamente. Lorenzo il Magnifico in Canada non è praticamente mai arrivato, lo dicono i numeri: con soli 18 gol segnati, il Toronto è il secondo peggior attacco della Major League Soccer, la striscia record di sei sconfitte consecutive la cartina di tornasole. Nemmeno l’esonero di Bob Bradley (ora ad interim c’è Terry Dunfield) è servito a qualcosa.
Con le valigie pronte
La sensazione è che sia Insigne sia Bernardeschi non vedano l’ora che questa stagione da incubo finisca. L’ex Juventus ha le idee più chiare, rivuole soltanto l’Italia. Non a caso ci sono trattative in piedi con il Bologna e, in secondo piano, con il Monza.
Per Insigne la situazione è differente. Ha sempre le valigie pronte, ma prima di tornare in Italia potrebbe fare un giro sul Luna Park arabo, dove stanno andando un po’ tutti quelli a fine carriera, con qualche eccezione.
Pensiero stupendo
L’altra soluzione per l’ex storico capitano del Napoli, si chiama Italia. Addirittura Milan. Un indizio è dato dal fatto che la perdita di Brahim Diaz sembrerebbe aver tolto anche uno schema di gioco ai rossoneri.
In attesa di avere tutti i volti nuovi nel pre-season, infatti, Pioli starebbe pensando a un Milan da 4-3-3, il sistema ad hoc per Lorenzo Insigne. Per il Diavolo un’opportunità, per Insigne l’occasione giusta per risolvere un problema di nostalgia, più che mai canaglia.