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Lo spogliatoio ha deciso: esonero Pioli | Colpo di scena a Casa Milan

Pioli
Stefano Pioli, allenatore Milan, durante un match della sua squadra in Serie A/StadioSport.it

Dopo le tre sconfitte nelle ultime quattro partite, i punti persi in campionato e i tanti infortuni, arriva la decisione del club.

In poco più di due settimane sembra essere cambiato davvero tutto. Ad inizio ottobre, in concomitanza con la pausa per le Nazionali, il Milan aveva appena battuto il Genoa a domicilio, anche se con estrema sofferenza, arrivava da sette vittorie su otto partite in campionato ed era in testa da solo alla classifica della Serie A. In Champions c’erano stati due pareggi a reti bianche contro Newcastle e Borussia Dortmund, ma in entrambi i casi la squadra avrebbe meritato di vincere.

Alla ripresa, dopo la sosta, è successo davvero di tutto ed in modo negativo e quasi beffardo. Prima la sconfitta casalinga contro la Juventus, con la squadra rimasta in dieci dal 40′ del primo tempo; poi il pesante 0-3 in Champions League contro il Paris Saint Germain che ha complicato ulteriormente il cammino in Europa; il 2-2 e la rimonta subita di Napoli ed, infine, la debacle casalinga contro l’Udinese.

Il Milan ha quindi perso tre partite sulle quattro giocate, ha segnato soltanto due reti, non andando a segno in tre delle quattro gare disputate, è scivolato al terzo posto in classifica a sei punti dall’Inter e quattro dalla Juventus, e ha perso tutte le certezze che sembrava avere sul gioco, sull’identità della squadra e sulla qualità dei nuovi acquisti e del mercato estivo.

Tutto questo, come se non bastasse, è stato costellato e condito dai numerosi infortuni muscolari che continuano a tartassare la squadra e limitano di tanto le scelte dell’allenatore. Al momento sembra un tunnel senza via d’uscita e le prossime partite ci diranno se il Milan è un malato terminale o può cominciare a pensare alla convalescenza.

Pioli, il pensiero della maggior parte dei tifosi

I tifosi del Milan, intanto, almeno la maggior parte, hanno già scelto il colpevole ed il capro espiatorio della situazione. Si tratta dell’allenatore Stefano Pioli. Per molti il suo ciclo, dopo ben quattro anni, è finito e la panchina rossonera ha bisogno di una svolta rinfrescante. Per altri il tecnico parmense ha la quasi totalità delle colpe sul momento no della squadra.

Colpe sugli infortuni muscolari, che da quando c’è lui sulla panchina rossonera, sono una costante; colpe sul gioco inesistente e spesso troppo presuntuoso e prevedibile; colpe su un’autorevolezza all’interno dello spogliatoio che sembra non esserci più; colpe sul mercato, quasi totalmente deciso da lui che si è interfacciato con i soli Moncada e Furlani.

Pioli e Leao
Stefano Pioli, allenatore Milan, parla con Rafael Leao durante una partita della squadra/Stadiosport.it

Pioli, ecco la posizione della società

Secondo la Gazzetta dello Sport, però, nel momento più difficile, la società ha confermato la fiducia nel suo allenatore. Scelto in estate, proprio da Cardinale e la proprietà, come manager e riferimento tecnico della squadra, Pioli sembra avere ancora l’appoggio del club che non prende minimamente in considerazione l’idea dell’esonero.

Avanti quindi con Pioli nonostante le tre sconfitte in quattro partite anche perché in via Aldo Rossi pensano che la squadra e lo spogliatoio sia ancora dalla parte del tecnico. Sarà una fiducia piena o una fiducia a tempo? Le prossime partite, contro Paris Saint Germain e Lecce, prima della sosta per le Nazionali, ci diranno qualcosa in più in tal senso.