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Lettera inviata a Pogba: la Juve fa la prima mossa ufficiale | La situazione è precipitata

Paul Pogba
Paul Pogba sospeso, che ne sarà di lui? – StadioSport.it

Solidarietà al centrocampista francese sì, ma arriva anche la prima mossa della Juve dopo la positività di Paul Pogba.

Umanamente è un grande dispiacere, Pogba è uno dei più grandi potenziali talenti che il calcio abbia avuto in questo periodo”. A John Elkann ha fatto seguito Max Allegri, utilizzando la stessa linea.

Ci siamo sentiti e messaggiati, gli sono molto vicino a livello umano. Sono molto dispiaciuto e spero che si risolva tutto per il meglio. Il calcio ha bisogno di giocatori come lui”. La società Juventus ha mostrato solidarietà alla persona, da scernere rispetto al lavoratore Paul Pogba.

Il francese l’ha combinata grossa, a prescindere se la positività riscontrata nella prima giornata di campionato e confermata dalle contro analisi sia al testosterone o alla Dhea. Può inficiare la durata della sua squalifica, ma non ci si sposta dalla fesseria compiuta.

Così se umanamente la Juventus ha avuto parole al miele nei confronti del centrocampista francese, non lo sarà affatto così dal punto di vista lavorativo. Dalle parole ai fatti, il passo è breve. Brevissimo.

Paul Pogba e un futuro tutt’altro che roseo

Al netto di infortuni e ricadute, Paul Pogba è fermo dall’11 settembre, da quando il Tribunale Antidoping l’ha sospeso in via cautelativa per la positività riscontrata durante Udinese-Juventus (0-3) match nel quale il francese non è mai sceso in campo.

Ora è arrivata la prima mossa della Juventus. Che ha inviato al centrocampista francese una lettera nella quale lo ha informato che gli viene anche sospeso lo stipendio, secondo l’accordo collettivo siglato da FIGC, Lega Serie A e Assocalciatori.

John Elkann e Allegri
John Elkann e Max Allegri a colloquio con Paul Pogba. Tanta solidarietà, umanamente parlando – StadioSport.it

Pogba-Juventus verso la risoluzione contrattuale

La sospensione dello stipendio non vuol dire che Pogba rimane senza soldi, come da regolamento: “In caso di squalifica per doping – si legge – la riduzione della retribuzione, in alternativa all’azione di risoluzione del contratto, può essere pari all’intera retribuzione, fissa e variabile, dovuta per il periodo di durata della squalifica, con decorrenza dalla sospensione cautelare deliberata dagli organi di giustizia sportiva“.

La società inoltre “può disporre in via provvisoria e diretta l’esclusione dalla detta preparazione e/o dai detti allenamenti, purché contestualmente inoltri al calciatore, con il procedimento con rito accelerato, la relativa proposta di irrogazione della sanzione“. E così è stato, ciò che resta a Paul Pogba è il minimo federale garantito: sono 42.477 euro lordi, circa due mila euro netti al mese. Non per molti in quanto la Signora romperà il contratto con Pogba (risparmiando una trentina di milioni di euro), bisogna capire soltanto quando. Quando le converrà, se a gennaio o direttamente a giugno.