Ciao Gigi,
forse sono l’ultimo che deve parlare ma in questo giorno in cui tutti ti celebrano, non posso esimermi dal fare alcune riflessioni sulla tua carriera. Sei stato e probabilmente resterai uno dei portieri più vincenti della storia del calcio e nessuno riuscirà mai a vincere come te, hai fatto delle grandi parate e nel corso degli anni ti sei affermato come uno dei numero 1 più forti al mondo, ma a mio parere non è tutto oro quello che luccica.
Nel corso della tua carriera, hai avuto la fortuna di giocare con le difese migliori del mondo (Cannavaro, Thuram, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Montero, Tudor, Zambrotta) e in squadre semplicemente fantastiche che ti hanno permesso, la maggior parte delle volte, di terminare la partita senza grandi parate.
Il tuo voto, per la maggior parte dei campionati, oscillava tra il 6 d’ufficio e il senza voto. Quando venivi coinvolto ti facevi sempre trovare presente, ad ogni modo mi sarebbe piaciuto capire quanto avresti retto “bombardato” di tiri (come accade sempre ad Handanovic, uno dei portieri più sottovalutati della storia del calcio).
Dal punto di vista umano sento che non mi hai lasciato moltissimo. Dalla maglietta BOIA CHI MOLLA indossata in diretta mentre giocavi nel Parma, passando per l’omertà dichiarata al gol di Muntari, fino ad arrivare alla sceneggiata napoletana per il rigore (sacrosanto) assegnato al Real Madrid quest’anno.
Hai sempre fatto dell’arroganza il tuo cavallo di battaglia e il fatto di essere il portiere della Juventus ti ha portato a sentirti invincibile e inattaccabile quasi come un supereroe.
Hai sempre cercato di infangare la storia dell’Inter e di esaltare quella della tua società, non di certo la più limpida e onesta dal punto di vista sportivo. Poi si può obiettare che l’Inter avrebbe perso lo stesso e che la Juventus è sempre stata la più forte, ma nascondere Calciopoli e lo scandalo doping non è stato certo il miglior modo per renderti simpatico ai nostri occhi.
Te lo dice uno che non ritiene suo lo scudetto di cartone e che lo ridarebbe volentieri indietro, perché credo che il *revocato possa valere molto di più di uno scudetto cartonato. E stenderei un velo pietoso anche sul tuo coinvolgimento nelle scommesse, perché le informazioni in mio possesso non sono così lampanti e non voglio farti passare per un broker accanito.
Sei stato uno dei più forti Gigi, ma io non riesco a vederti come una divinità. Ti ho vissuto sempre come avversario e non sono riuscito a “innamorarmi” di te. Neanche quando abbiamo vinto il Mondiale. Però ti riconosco di essere stato semplicemente Gianluigi Buffon.
Nel bene e nel male.
Ciao Gigi, senza rancore
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.