Se sorride lo United che ufficializza Romelu Lukaku, sorride anche il Leicester City si assicura le prestazioni di Iheanacho del Manchester City. Il talento nigeriano ha dimostrato di essere una delle promesse più interessanti del calcio mondiale e solo una squadra “allo sbando” come il City poteva poteva privarsi di un giocatore come lui per 28 milioni di euro. 

Dico “allo sbando” perché i soldi non sono mai stati un problema in casa City e 28 milioni non cambiano la vita a una società che negli ultimi anni ha dato vita a uno spreco di soldi senza precedenti.

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74 milioni De Bruyne, 62,50 Steerling, 50 Stones, 50 Sanè, 45 Otamendi. Una valanga di sterline che non sono servite per portare a casa trofei rilevanti e che dimostrano ancora una volta che non sono i soldi a fare grandi le squadre, ma sono i progetti sportivi. Il Manchester City ha deciso così di lasciare andare al Leicester un fenomeno come Iheanacho e ha rinforzato una diretta concorrente per l’Europa proprio nel giorno in cui il Manchester United ha presentato un campione come Lukaku.

Veloce, rapido, preciso e talentuoso. Iheanacho potrebbe fare la fortuna del Leicester e portarlo dove solo Ranieri è riuscito a portarlo, senza contare che il modulo di gioco delle foxes esalta e non poco giocatori funambolici capaci di saltare l’uomo. 

Una perdita non indifferente per il City, che dovrà tornare sul mercato per colmare la sua assenza e probabilmente si troverà a sborsare molto più di quello che ha incassato. Una gestione societaria scellerata sintomatica di una proprietà che pensa di conquistare trofei con semplici investimenti economici. 

Il calcio, per fortuna, è un concentrato di emozioni e situazioni dove non sono sempre i soldi a trionfare e il City farà bene a mettere nero su bianco un progetto sportivo che tenga conto dei reali valori dei giocatori e dell’effettiva possibilità di coesione tattica e comportamentale. La speranza è che Aguero non smetta di segnare…