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“Le gare non saranno in Italia”: scandalo olimpiadi 2026 | È arrivata la mazzata dal Governo

Cerchi olimpici
Olimpiadi, una scelta dolorosa per il 2026 – StadioSport.it

Tra una “decisione dolorosa” e una “figuraccia” mondiale è arrivata la mazzata del Governo per le Olimpiadi 2026.

Quattro anni fa, un giorno storico per il nostro paese. Fu Thomas Bach, presidente del CIO, dopo il voto dei membri del Comitato olimpico internazionale allo SwissTech Convention Center di Losanna, a proferire parole paradisiache.

L’Italia batte la Svezia (che aveva candidato come noi due città, Stoccolma e Are) 47-34 aggiudicandoci per la terza volta, vent’anni dopo Torino 2006 e 70 anni dopo l’edizione di Cortina 1956, le Olimpiadi Invernali, a Milano e Cortina nel 2026.

Unire Milano a Cortina ha funzionato” disse il Sindaco meneghino Sala. “Noi siamo già partiti, non si arriva con un dossier così se non si è già partiti”, rispose il governatore del Veneto Luca Zaia”.

Titoli molto simili a quello iconico del 2006 quando la Gazzetta dello Sport omaggiò la Nazionale allenata da Lippi campione del mondo in Germania, con uno strepitoso: “E’ tutto vero”. Sono passati quattro anni sembra trapassato remoto.

Quella pista non s’ha da fare

Giorni fa il Governo ci ha comunicato di considerare un’altra sede esistente e funzionante”. Le parole di Giovanni Malagò hanno ben altro tono, quattro anni dopo. Volto scuro e tanta delusione da parte del presidente del CONI.

Milano-Cortina 2026 dovrà dunque trovare una sede fuori dall’Italia – continua Malagò, in una dichiarazione di qualche giorno fa – stiamo già lavorando per sondare tutte le possibili alternative assieme al Cio e alle federazioni”. Galeotta quella pista: non s’ha da fare

Abodi-Malagò
Il Ministro dello Sport Abodi e il numero uno del CONI, Giovanni Malagò – StadioSport.it

I motivi della dura decisione

La situazione del nostro Paese è tutta tranne che florida, la finanziaria del Governo, più che mai abbottonata, non permette investimenti sulle Olimpiadi Invernali del 2026. L’Italia sarà quindi costretta a trasferire all’estero le gare di bob, skeleton e slittino. Rimarrà poco a Cortina, un paio di discipline: dallo sci alpino agli eventi più importanti sul budello, poco altro.

La pista da bob? È una rinuncia dolorosa, abbiamo cercato le risorse fino all’ultimo. Purtroppo il progetto è nato cinque anni fa, ma in un modo totalmente diverso”. È l’amara confessione di Andrea Abodi, Ministro dello Sport. Quella “rinuncia dolorosa” però su molti quotidiani è stata tradotta con figuraccia. Tant’è. “La scelta è di non mettere a disposizione ulteriori risorse. Noi ci vedremo con altri membri del governo, con la Fondazione Milano-Cortina 2026 e con ‘Simico’ nei prossimi giorni per discutere”. Una soluzione verrà trovata, ma non sarà la stessa cosa.