Un risultato fortemente amaro dopo un inizio invece, incredibilmente dolce, così è andata la prima delle due sfide contro il Tottenham di ottavi di finale di Champions League.
I primi dieci minuti del match hanno fatto letteralmente volare la Juventus che si è ritrovata in vantaggio addirittura di due gol grazie a Gonzalo Higuain, a segno meravigliosamente dopo pochi secondi e poi di nuovo, dal dischetto, per il 2 a 0.
Un uno-due che poteva spezzare le gambe al Tottenham ed infondere invece grande fiducia nei bianconeri e che invece è stato l’inizio di una partita di enorme sofferenza in balia del gioco vibrante e spregiudicato degli Spurs.
Una sfida che è improvvisamente cambiata diventando, nel giro di pochi minuti dal doppio vantaggio, una eccessiva sofferenza con la Juventus ripiegata alla difesa di fronte ad un attacco dalle mille armi, tecnico, veloce e fisico.
Il gol per dimezzare lo svantaggio è arrivato dal solito Kane per un errore ed una palla persa in ripartenza, e soprattutto poco dopo che il Pipita aveva fallito, in contropiede, la tripletta calciando di poco a lato.
La situazione, però, poteva cambiare alla fine dei primi quarantacinque minuti quando, gli Spurs, hanno regalato un nuovo calcio di rigore, questa volta però, sbattuto sulla traversa dallo stesso Higuain.
L’impressione che il match si stesse sempre più complicando stava diventando realtà e, nella ripresa, malgrado una migliore gestione della palla da parte dei bianconeri e decisamente meno azioni pericolose da parte del Tottenham, il pari tanto indesiderato è arrivato su una punizione beffarda agevolata da un pessimo posizionamento della barriera.
Un due a due che mette seriamente in discussione la qualificazione per la Juventus ai quarti di finale, che, il prossimo sette marzo, a Londra, sarà costretta a vincere, senza fare alcun calcolo, e forse, vista la scarsa capacità di gestione del risultato, potrebbe anche essere un vantaggio.
TABELLINO
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (66′ s.t. Bentancur), Pjanic; Bernardeschi, Douglas Costa (92′ s,t, Asamoah), Mandzukic (76′ s.t. Sturaro); Higuain.
Allenatore: Massimiliano Allegri
TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Aurier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembélé; Eriksen (91′ s.t. Wanyama), Alli (83′ s.t. Son), Lamela (89′ s.t. Lucas); Kane.
Allenatore: Mauricio Pochettino
Arbitro: Felix Brych, Germania
Marcatori: 2′ p.t. Higuain (J), 9′ p.t. Higuain (J), 35′ p.t. Kane (T), 72′ s.t. Eriksen (T)
MIGLIORI
Kane e Eriksen 7,5: erano sulla carta i più pericolosi, ed effettivamente lo sono stati. Tecnica, fisicità e velocità, doti coniugate alla perfezione in un mix che ha saputo brillantemente mettere in difficoltà anche una difesa apparentemente granitica, ma ieri sera forse distratta, come quella della Juventus.
Higuain 7,5: poteva davvero essere una serata da 9, ma l’errore dal dischetto nella seconda esecuzione pesa e anche tanto. Chiudere i primi quarantacinque minuti, nonostante tutto, con il vantaggio di due gol avrebbe indirizzato probabilmente l’intera gara verso altri binari, ma si sa, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Per il resto la sua partita è generosa, furiosa e grintosa, e proprio per questo, quell’errore è davvero un peccato.
Lamela e Alli 7: a completare l’attacco degli Spurs serve ulteriore talento, tecnica e velocità, ed eccoli qui forniti da questi due fantastici giocatori. Le loro giocate possono rendere imprevedibilmente pericolose qualsiasi situazioni, anche per una difesa rodata come quella bianconera.
De Sciglio e Pjanic 6,5: partita giusta e precisa quella dell’azzurro ex Milan che continua a crescere in personalità ed in fiducia nei propri mezzi. L’impegno per lui non era semplice, ma nella retroguardia è quello che se l’è cavata meglio. Il bosniaco, invece, ha giocato un po’ a luci ed ombre, con splendide giocate alternate pericolosamente a palle perse o per distrazione o per mancanza di uomini smarcati per la ripartenza. Tuttavia è dai suoi piedi che nascono le situazioni più complicate per gli avversari.
PEGGIORI
Davies, Sanchez e Aurier 5: l’unica consolazione per la Juventus è pensare che effettivamente la retroguardia degli Spurs balla, e anche tanto. Due rigori concessi per due interventi assurdi e diverse disattenzioni che possono costare caro, da qui la squadra di Allegri deve far leva per ripartire.
Douglas Costa e Khedira 5: quando si accende, con le sue progressioni e la sua tecnica, il brasiliano è devastante, peccato che lo faccia solo due volte in novanta minuti, sparendo completamente dai radar per il restante tempo. Il centrocampista tedesco, invece, forse non al meglio, si nota solo quando esce dal campo per la sostituzione.
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