Juventus-Sassuolo, le parole di Allegri alla vigilia della prima stagionale: “Nel precampionato abbiamo lavorato bene. Nostro obiettivo deve essere la vittoria, ma dobbiamo restare umili”.
Prima vigilia della stagione per la Juventus di Massimiliano Allegri: vigilia importante, che conduce all’esordio in campionato contro il Sassuolo. La Juve, autrice di una campagna acquisti faraonica, cercherà di mettere subito tre punti in cascina, per restare in scia delle milanesi, e ribadire sin dall’inizio la propria voglia di tornare a vincere.
In conferenza stampa, il mister ha però predicato calma: serve umiltà e consapevolezza di far parte di un progetto in crescita, per affrontare ogni avversario col giusto approccio e reggere il confronto con Milan ed Inter, squadre attualmente più attrezzate. Andiamo a leggere le parole di Allegri durante la conferenza stampa odierna;
Mister, c’è molta curiosità sulla prima Juve stagionale: come sta la squadra e quale formazione schiererà contro il Sassuolo?
“La squadra ha lavorato bene, vedremo come si comporterà domani sera. Sulla prima gara c’è sempre molta curiosità: domani è una partita che vale tre punti contro una squadra che, l’anno scorso, ci ha battuti. Il Sassuolo è una squadra molto tecnica, non arriveremo al massimo della condizione, ma domani dovremo giocare bene, da squadra, e con grande entusiasmo, davanti a uno stadio pieno”.
Sugli indisponibili – “Abbiamo Rabiot e Kean fuori per squalifica. È una regola che andrebbe rivista, perché far saltare la prima di campionato per un giallo rimediato nel campionato precedente non credo sia giusto. Mancherà Szczesny, che sta recuperando; Aké ha la frattura del perone; Chiesa speriamo di averlo a disposizione quanto prima, mentre Arthur è fuori, anche per le voci di mercato che lo riguardano; Kaio Jorge sarà fuori per l’operazione al tendine rotuleo, mentre McKennie sarà a disposizione”.
Con quale stato d’animo arriva la squadra alla partita? Dopo l’infortunio di Pogba, e le sconfitte del precampionato, lo stato d’animo dei tifosi non è proprio omogeneo…
“Comprendo un po’ di scetticismo da parte dei tifosi. La sconfitta contro l’Atletico ci farà alzare le antenne. Ho visto troppi trionfalismi in giro. La Juventus ha il dovere di vincere, ma non sarà semplice: c’è il Milan, campione d’Italia, l’Inter e la Roma che si sono rinforzate. È un campionato che possono vincere 5-6 squadre, noi tra quelle. Possiamo migliorare sotto diversi aspetti, in fase offensiva e difensiva. Prima della chiusura del mercato ci sono quattro partite, e noi ci dobbiamo concentrare sul campionato. Questa deve essere la mentalità di una squadra vincente: pensare partita per partita, senza sminuire l’avversario”.
Kostic potrà partire titolare?
“Lui è un giocatore che crossa molto bene, con un ottimo controllo di palla. È arrivato da poco, e devo ancora decidere: tra lui, Cuadrado e McKennie ne schiererò due. Sono molto contento del suo innesto, comunque. Ne trarrà beneficio soprattutto Vlahovic”.
A proposito di Vlahovic: come sta?
“Vlahovic sta molto meglio. È rientrato dopo i problemi dello scorso fine campionato (pubalgia ndr), ma ora sta decisamente bene. Riuscirà a fare una grande stagione”.
Milan ed Inter hanno esordito ieri: cosa glien’è parso?
“L’unica indicazione che ho tratto è che loro hanno tre punti e noi ancora zero. Dobbiamo vincere per stare in scia, ma Milan ed Inter sono un passettino avanti agli altri. Mi incuriosisce la Roma, che ha lavorato bene sul mercato. L’obiettivo della prima parte di stagione è arrivare alla sosta, il 13 novembre, tra le prime quattro, e passare il turno di Champions”.
Cosa si aspetta dal mercato?
“Inutile parlarne, ci pensa la società che ha già sostituito chi è andato via. Noi dobbiamo concentrarci sul fare bene e vincere domani una partita complicata: il Sassuolo ha preso Pinamonti, e vorrà riscattare la brutta sconfitta di Coppa Italia contro il Modena. È una squadra tecnicamente valida, contro la quale è sempre difficile giocare”.
Pensa di utilizzare la difesa a tre, domani, per agevolare Bremer?
“Mai le mie squadre hanno difeso a tre, eccetto nella fase di costruzione. Bremer è un ottimo giocatore e sono contento di quello che sta facendo”.
Sostituirete Pellegrini o andrete avanti con De Sciglio e Sandro?
“Abbiamo quattro terzini, compreso Cuadrado, senza contare che De Sciglio e Danilo possono giocare su ambo le fasce. Pellegrini ha avuto un’opportunità, e ha deciso di andar via”.
Sarà possibile accentrare la posizione di Di Maria?
“Di Maria va sfruttato per le sue doti tecniche superiori alla media. Dobbiamo metterlo nelle condizioni di fare assist e cucire il gioco”.
Questa Juventus vuole divertirsi, ma ha anche la responsabilità di vincere: come conciliare queste due necessità?
“L’anno scorso abbiamo fatto una buona stagione. Posso capire che, chiamandoci Juventus, abbiamo l’obbligo di vincere, ma dobbiamo prendere atto che sia in corso un ricambio generazionale. Abbiamo il dovere di puntare a vincere, ma sappiamo ci sono altre squadre attrezzate. Dobbiamo avere, come stimolo, quello di raggiungere chi ci sta davanti”.
Capitolo giovani: Miretti rimarrà in rosa tutta la stagione?
“Riguardo ai giovani, non abbiamo ancora deciso chi lasciar partire e chi tenere. Una cosa è certa: i nostri giovani sono molto bravi, e stanno lavorando bene. Bisogna solo scegliere il miglior percorso per ciascuno”.
La mancanza di entusiasmo da parte dei tifosi, è un problema? Questa Juventus è più forte dello scorso anno?
“Non so se siamo più forti dello scorso anno. Di sicuro sono arrivati ottimi giocatori al posto di altrettanto ottimi partenti. Entusiasmo? Bisogna averne, ma essendo consapevoli che, per vincere il campionato, bisognerà fare qualcosa di importante. Innanzitutto conta vincere: si può essere belli, bravi, ma conta il risultato. E soprattutto dobbiamo avere atteggiamento: con l’Atletico Madrid non abbiamo vinto contrasti, e se ciò succede, se perdi i duelli aerei, è difficile vincere le partite. Bisogna essere consci che ci saranno sempre difficoltà, perché vincere non è normale. Ma dobbiamo avere umiltà e rispetto dell’avversario, perché ciò che la Juventus ha fatto è nella storia, mentre la storia in divenire è ancora tutta da scrivere e tutti siamo in discussione”.
In questi giorni si è discusso molto delle dichiarazioni di De Ligt: hai aiutato i giocatori ad alzare l’asticella? Come pensi di poter recuperare dieci punti al Milan?
“Bisogna ragionare un passo alla volta. Non dimentichiamoci che lo scorso anno, al 10 gennaio, eravamo morti, poi abbiamo avuto un’escalation fino alla sconfitta con l’Inter, che di fatto ha posto fine alla nostra stagione. Abbiamo dovuto recuperare da una partita ad handicap, ecco perché, già da domani, bisogna partire col piede giusto, giocando da Juventus”.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.