Juventus-Sampdoria 2-1, dichiarazioni post-partita di Allegri:”Le pause non sono più ammesse, troppo nervosismo nella squadra”

Massimiliano Allegri, al termine della partita giocata con la Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni in sala stampa.

Vittoria per 2-1, con due rigori, uno per parte, che hanno lasciato molti dubbi, come ammesso dallo stesso tecnico toscano. Comunque è soddisfatto della partita dei suoi giocatori, con una breve pausa dopo il pareggio doriano su calcio di rigore.

Sono momenti di distrazione che non possono essere presenti in Champions League, competizione con squadre di alto livello che non ti concedono un minimo errore. Si doveva tenere più palla ed aspettare il momento buono per colpire l’avversario:

“La squadra ha fatto una buona partita, solo dopo il pareggio non siamo stati uniti. Non possiamo permettercelo pensando alla Champions. La pazzia di oggi è che vincendo abbiamo sbagliato 3 azioni e non deve succedere. Dobbiamo tenere la palla senza andare senza fretta a fare gol”

Sui due rigori concessi ha espresso un parere, accettando le decisioni dell’arbitro, ma non essendo d’accordo. Inoltre ha notato un certo nervosismo nei suoi ragazzi, derivato da un momento di polemiche post Bergamo:

“E’ un fatto su cui dobbiamo migliorare. Venivamo da 3 giorni di discussioni post Bergamo. Può succedere e si deve ragionare da squadra. Non si deve smettere di difendere o tenere la palla”

Sul fatto che avesse fatto pochi cambi in occasione di questa partita, Allegri ha affermato come questa sia stata una partita in cui è stato giusto agire così, senza stravolgere troppo la squadra:

 “Ci sono delle partite in cui va bene tenere cosi, Dybala ha fatto una grande partita. Mario aveva speso tanto, ho messo Douglas Costa perché era meglio fare il 3-1 che il 2-2”.

Pareggiare questa partita avrebbe dato molto fastidio al tecnico, visto l’andamento ottenuto per tutti i novanta minuti e quindi l’esultanza in occasione della rete annullata è stato un gesto di liberazione, da una sofferenza non meritata.