2,6 milioni di base fissa più 3 milioni in base a raggiungimento di obiettivi triennali. Questo uno dei motivi della separazione tra Andrea Agnelli e Beppe Marotta.
Un dirigente top, per uno stipendio da top (player). Basterebbe questo descrivere in maniera più che emblematica la grandezza dell’ormai ex ad bianconero, molto vicino al passaggio all’Inter. Come ci fa sapere Tuttosport, però, tra i tanti svantaggi nel perdere l’uomo cardine della rinascita Juventus a livello nazionale ed europeo, c’è anche un vantaggio: quello economico. Il presidente Andrea Agnelli, infatti, con l’addio dell’ad andrebbe a risparmiare a lordo 5,6 milioni, di cui 2,6 di base fissa più 3 relativi alla qualità dei risultati ottenuti nel triennio, perseguendo quella che è la politica societaria annunciata: “Più soldi più campioni”.
Probabile, quindi, che alla base della separazione tra Marotta e la Juventus possa esserci anche un motivo di natura economica. Secondo i dati citati dal noto giornale torinese, infatti, Andrea Paratici – uomo designato al controllo di tutta l’area sport Juventus – percepirà uno stipendio lordo di 1,5 milioni fino al 2021. Tre volte in meno rispetto all’ex amministratore delegato. Molto inferiore, invece, il guadagno lordo del vice presidente Pavel Nedved e del presidente Andrea Agnelli con rispettivamente 400 mila e 450 mila euro annui.
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