Se si guardano velocemente le prime pagine dei quotidiani in edicola tra ieri e quest’oggi, in seguito agli impegni di Champions League delle italiane, ciò che salta immediatamente è un malumore generale nei confronti delle nostre rappresentanti.

Per quanto riguarda la Juventus, uscita malmenata martedì sera dal Camp Nou, è il nome di Gonzalo Higuain quello ad essere maggiormente sotto accusa, al centro di domande e dubbi in seguito ad una nuova deludente prestazione in un incontro di cartello nella massima competizione europea, dopo quella davvero opaca dello scorso giugno a Cardiff.

Un dato in particolare, per un bomber come lui, è senza dubbio preoccupante e rumoroso, ovvero quello relativo ai gol messi a segno nei cosiddetti “big match” contro squadre del calibro di Barcellona, per l’appunto, Real Madrid, Bayern Monaco, Liverpool, Manchester United e Manchester City.

Infatti, come riporta l’analisi della Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, il Pipita non ha mai segnato ad una di queste squadre dalla fase a gironi della Champions finendo per essere sempre più etichettato come grande giocatore, incapace però di decidere i grandi appuntamenti, di trascinare le sue squadre con i suoi gol nelle partite più importanti, nelle finali più prestigiose.

Le difficoltà di Gonzalo Higuain non sono passate inosservate nemmeno al tecnico bianconero Massimiliano Allegri che ha, subito dopo l’incontro con il Barcellona, espresso il suo rammarico per la prestazione del Pipita, sostituito all’87’, e per un atteggiamento troppo presuntuoso, come se fosse d’obbligo andare al Camp Nou a dominare sul campo una delle squadre più forti d’Europa.

Ha chiesto maggiore concentrazione, maggiore serenità e maggiore umiltà il tecnico livornese che approfitterà di questa intensa settimana di campionato con Sassuolo, Fiorentina e Torino nel giro di sette giorni, per far trovare la giusta confidenza con il gol al suo bomber, che in Italia, ormai si sa, non delude quasi mai, ma in Europa qualche fantasma di troppo continua, da troppo tempo, ad aleggiare su di lui.