Juventus-Genoa 2-1, voti/analisi: Dybala ancora monumentale, Cristiano Ronaldo torna e decide
Ancora una Juventus non brillante che stavolta fa quello che sa fare meglio: vincere.
Dopo lo stop di Lecce i bianconeri tengono la scia dell’Inter, infrangendo il sogno della riconquista della vetta solitaria per i nerazzurri.
Contro il buon Genoa di Thiago Motta i bianconeri vanno in doppia cifra, decima vittoria su 13 impegni stagionali, ottava su 10 in questo campionato, 7 su 7 in casa in stagione.
Di contro i liguri incassano la prima sconfitta della neonata Era Motta, la sesta su 10 in questo campionato per i rossoblu.
Come detto la Juve, che sfoggia per la prima volta la nuova casacca con lo sgargiante giallo dei numeri e dello sponsor Jeep-un giallo dorato come la pioggia di milioni garantita dal rinnovo della partnership con il main sponsor, da 17 a 42 milioni a stagione- non gioca una gara particolarmente brillante ma, come suo ruolo, fà la partita.
Pur mantenendo forse il suo peggior difetto: la scarsa capacità di concretizzazione delle occasioni create.
Dybala sicuramente il migliore in campo, a conferma del suo brillante stato di forma e il suo momento d’oro. E’ la Joya a infiammare il primo tempo, prima con un gran sinistro al volo, poi con una meravigliosa azione in solitaria in cui si porta a spasso mezza difesa ospite, ma in entrambi i casi si trova di fronte uno strepitoso Radu-il portiere genoano forse il migliore dei suoi.
E’ proprio dalla seconda occasione creata dall’argentino che nasce il gol del vantaggio bianconero: è il 36′ quando sul corner di Bentancur è capitan Bonucci ad anticipare di testa il portiere avversario siglando così il suo 1° gol stagionale.
Vantaggio bianconero che dura appena 4 minuti, prima che Alex Sandro mandi a rotoli quello che sembrava un buon disimpegno in fase difensiva con pallone che perviene al limite dell’area a Kouamé che buggera tutta la difesa juventina, Buffon compreso-presenza numero 905 con i club, sempre più record-, con una incredibile quanto comica auto-carambola – calcia di destro e il pallone gli sbatte sul sinistro e beffa il portierone bianconero, ormai fuori causa.
5° gol in questo campionato per il non ancora 22enne attaccante ivoriano, gioiellino dei liguri.
Parte poi una fase in cui, altro classico, i liguri non fanno che blindarsi in difesa nel tentativo di portare a casa un prezioso pareggio. Cosa che riesce quasi fino alla fine.
I rossoblu rimangono in 10 per l’espulsione forse eccessiva di Cassata, con la quale fà il paio quella di Rabiot – il quale fa quindi prima a subire la prima espulsione che a segnare il 1° gol da quando gioca in Italia e alla Juve.
Serve un episodio del singolo, ed arriva praticamente in pienissimo recupero: al 90’+6′ un Cristiano Ronaldo ancora una volta non al meglio crea scompiglio in area avversaria e viene atterrato da Sanabria, l’arbitro Giua non ha dubbi e assegna il penalty che lo stesso CR7 realizza decidendo il match e riportando i suoi in vetta alla classifica.
13° gol stagionale per il fuoriclasse contando anche le 7 reti nelle 4 partite con il Portogallo da Settembre ad oggi, 6° in stagione con la Juve, 5° dei quali in campionato, dove finora ha sempre segnato allo Stadium. Inoltre, per aggiornare le sue statistiche personali: gol numero 702 per lui in carriera fra club e Nazionale maggiore, 444 di destro, 129 di sinistro, 127 di testa, 2 in altro modo.
Quel che contava era vincere, poco male che sia successo con molta sofferenza e solo in pieno finale. La gestione delle forze, ribadiamolo, è fondamentale quando si hanno tanti impegni.
Bianconeri adesso attesi da una settimana di fuoco: il giorno dei Morti il Derby della Mole in casa del Torino – poco male che lo stato di forma attuale dei granata non sia, per così dire, ottimo, i Derby azzerano tutto – e Mercoledì 6 Novembre in casa della Lokomotiv in Champions League, due trasferte quindi insidiose, specie la seconda e soprattutto sul piano climatico, con il gelo della Russia che rende durissimo giocare a calcio.
I migliori.
Dybala voto 7.5
La Joya ancora decisivo, ancora migliore in campo. Decisivo anche se non segna, perché palla a terra è un fenomeno e perché su un gol ci mette lo zampino, propiziando il corner che genera il vantaggio di Bonucci. Meriterebbe anche lui la gioia personale, ma viene stoppato da quello che è il migliore fra gli avversari, il portiere Radu. Joya perpetua.
Cristiano Ronaldo, voto 6 di incoraggiamento
Dopo aver saltato la sua seconda gara con la Juve in questa stagione, tenuto a riposo da Sarri a Lecce, CR7 sembra fin troppo riposato. Si sveglia solo nella ripresa quando prima impegna Radu e poi decide da solo il risultato, procurandosi e realizzando il penalty decisivo. Volente o nolente, attivo o passivo, è – quasi – sempre decisivo.
Bonucci, voto 6
Ha il merito di sbloccare una partita non molto intensa, e per un difensore è tanta roba.
Radu, voto 7
3 interventi da campione – 2 su Dybala e uno addirittura su CR7 – con cui, per un pò, tiene a galla i suoi. Sulle reti subite non ha colpe, Bonucci lo anticipa e sul rigore di Ronaldo, a dire il vero, per poco non ci arriva. Prestazione da incorniciare, a prescindere dalla sconfitta.
Il peggiore, Rabiot, voto 5.
Francesino, ex PSG nel quale era una stella, alla Juve finora ha creato più grane che altro – Sarri non sa come e dove collocarlo – tanto è vero che, per l’appunto, la sua prima espulsione da quando gioca in Italia arriva prima del suo ancora atteso 1° gol. Menomale che è arrivato a parametro zero.
Salvatore Sabato
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