Vittoria sofferta ma fondamentale per la Juventus di Massimiliano Allegri che prosegue nell’ottimo inizio di campionato, 5 vittorie su 5 partite disputate, e rimane prima in classifica a braccetto con il Napoli, fin qui ugualmente perfetto.
Non è stata però la sera di Paulo Dybala che dopo aver dominato praticamente da solo le prime 4 partite, ha convinto meno nella prestazione del turno infrasettimanale all’Allianz Stadium, merito anche della scelta tattica di Pioli di creare una sorta di gabbia intorno a lui per impedirgli di illuminare con le sue giocate.
Tuttavia la Juventus sa essere anche cinica operaia ed anche in serate difficile ha la capacità, e gli uomini a disposizione per risolvere partite complesse e così è bastato un inizio di ripresa più veemente e convinto per segnare il gol decisivo, il gol partita.
Protagonisti del gol non a caso, sono stati i due migliori in campo per i bianconeri ovvero Juan Cuadrado, ex della partita e dominante sulla sua fascia destra soprattutto all’inizio della ripresa, e Mario Mandzukic che, già nel primo tempo, aveva ancora una volta conquistato tutti per la tenacia, la grinta e lo spirito di sacrificio che lo rendono protagonista in ogni zona del campo, anche lontano dall’area di rigore.
Tuttavia il guerriero croato non ha dimenticato come essere decisivo anche sotto porta e così su un rapido e teso cross dalla destra di Cuadrado, è il più veloce a buttarsi sulla palla, travolgendo un impalpabile Gaspar subentrato a Laurini, e a segnare la rete decisiva.
Poco dopo, il doppio giallo rifilato a Badelj sembra mettere in discesa il match per i bianconeri, ma è solo apparenza e la Juventus, sotto le urla di disappunto di Allegri, deve soffrire fino alla fine per difendere il vantaggio, nonostante la Fiorentina non sia mai stata realmente pericolosa.
Vittoria sofferta, senza il trascinatore Dybala, con un Mandzukic impeccabile e senza subire reti non possono che essere comunque indicazioni positive per una Juventus che solo fra due giorni sarà nuovamente impegnata nel derby di Torino, una delle sfide più attese dell’anno.
TABELLINO
JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Sturaro (46′ st Lichtsteiner), Barzagli, Rugani, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Cuadrado, Dybala (30′ st Pjanic), Mandzukic; Higuain. A disp.: Buffon, Pinsoglio, Chiellini, Benatia, Howedes, Alex Sandro, Douglas Costa, Bernardeschi. All.: Allegri
Fiorentina (4-2-3-1): Sportiello, Laurini (6′ st Bruno Gaspar), Astori, Pezzella, Biraghi; Badelj, Veretout; Benassi (16′ st Gil Dias), Chiesa, Thereau (23′ st Sanchez), Simeone. A disp.: Dragoswki, Cerofolini, Milenkovic, Saponara, Eysseric, Maxi Olivera, Cristoforo, Babacar, Vitor Hugo. All.: Pioli
Arbitro: Doveri
Marcatori: 7′ st Mandzukic (J)
Ammoniti: Barzagli (J), Laurini (F), Badelj (F), Astori (F)
Espulsi: Al 21′ st Badelj per doppia ammonizione
MIGLIORI
Mandzukic 7: è ovunque, instancabile dal primo all’ultimo minuto, sostiene la squadra in difesa e riparte arrembante all’attacco facendosi trovare pronto, in area, al momento giusto. Giocatore encomiabile che ha saputo reinventarsi pur di trovare ancora spazio in questa squadra, che difficilmente delude e che non finisce mai di sorprendere.
Cuadrado 6,5: partita molto sentita per lui che a Firenze ha vissuto anni importanti per la sua crescita calcistica, ed il colombiano risponde presente mostrandosi decisamente migliorato per quanto riguarda il ventaglio di opzioni a sua disposizione, capace di crossare alto e rasoterra, così come di saltare l’uomo. Imprevedibile in attacco e sicuro in copertura, viene ancora una volta preferito, per l’importante lavoro che fa, ai due nuovi grandi acquisti.
Gil Dias 6: entra e poco dopo la sua squadra resta in inferiorità numerica, e ciò nonostante la sua presenza si fa sentire e la Fiorentina prova a farsi pericolosa anche grazie alle sua giocate. L’impegno c’è e si vede ma l’efficacia meno.
PEGGIORI
Higuain 5,5: ancora una volta tra i peggiori il Pipita non solo per il gol che continua a mancare ma anche per il lavoro che svolge, deludente per i suoi standard. Lento ed appesantito, l’impressione è che le difficoltà anche nel trovare la via del gol dipendano da una condizione per nulla ottimale e che quindi il lavoro fisico sia l’unica vera strada per provare a ritrovare la giusta fiducia.
Chiesa, Gaspar e Badelj 5: molto deludente la prestazione del giovane azzurro che soffre il palcoscenico, le aspettative e la fisicità di Asamoah suo rivale sulla fascia. Il ghanese annulla ogni suo tentativo sul nascere grazie ad una grande solidità messa in luce dall’inizio alla fine dell’incontro. Il terzino subentra a Laurini ma sbaglia quasi tutto perdendosi Mandzukic in occasione del gol decisivo. Badelj invece, inizia abbastanza bene la sua prova in mezzo al campo cercando di sostenere sia la manovra offensiva che quella difensiva ma finisce per rovinare tuto con il rosso che compromette l’incontro
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