Juventus deferita per manovra stipendi
Dopo il caso plusvalenze, arriva quello stipendi. La Juventus dovrà affrontare un secondo processo dal quale rischia di uscire con una penalizzazione.
La Procura Federale ha infatti emesso i deferimenti relativi alla manovra stipendi riferita al club bianconero per il biennio 2019-2021 , i compensi fittizi erogati agli agenti e le partnership instaurate con altri sodalizi.

“La Juventus è stata deferita per responsabilità diretta e oggettiva”. Sono scattati deferimenti per alcuni dirigenti tra cui Andrea Agnelli che, all’epoca a cui sono riferiti i fatti, era presidente del Consiglio d’Amministrazione, Pavel Nedved (ex calciatore e poi vicepresidente), Fabio Paratici, Federico Cherubini e Giovanni Manna , quest’ultimo allora direttore sportivo della squadra next generation che milita in Lega Pro, Paolo Morganti, capo della Football operations, Stefano Braghin, direttore sportivo del settore giovanile. A tutti è stata contestata la violazione dell’articolo 4 relativo alla lealtà sportiva.
I capi di imputazione per le due stagioni sono distinti. Nel caso del 2019-2020 , infatti, Agnelli e Paratici sono stati deferiti in quanto “la Juventus ha depositato accordi economici con ventuno giocatori e l’allenatore Sarri per la rinuncia a quattro mensilità omettendo però di comunicare che tale accordo , raggiunto prima della chiusura del bilancio, prevedeva già il recupero di tre di queste mensilità”.
Nel caso della stagione 2020-21, invece, “non ci fu di fatto riduzione salariale effettiva per i 17 giocatori che concordarono infatti il riconoscimento delle mensilità attraverso scritture private”. Anche Nedved, per questo filone, è finito nel novero degli indagati.
Terzo capo d’imputazione, i compensi fittizi che sarebbero stati erogati ad alcuni agenti tra 2015 e 2022. Tali agenti sarebbero stati pagati, riporta sempre Sky, “per operazioni non effettivamente svolte”. In altri casi gli agenti sarebbero stati utilizzati pur senza avere loro concesso un mandato.
Accuse a cui la Juventus dovrà controbattere colpo su colpo e per le quali rischia non poco: si va dall’ammenda alla penalizzazione ma si ipotizzano anche una squalifica a tempo determinato e l’inibizione. Visti i tempi processuali, le sanzioni erogate ricadranno sul prossimo campionato dei bianconeri.