Si tinge di nuovi e clamorosi scenari la vicenda legata ai rapporti tra la Juventus e la ‘ndrangheta. Il presidente dei bianconeri Andre Agnelli, secondo quanto riportato da Dagospia, infatti, con tutta probabilità riceverà una squalifica di 3 anni.
La sanzione avrebbe già dovuto essere stata comunicata ed ufficializzata già a fine maggio, ma a causa della finale di Champions League in programma a Cardiff, e poi persa dalla Vecchia Signora, tutto sembra essere slittato di qualche mese.
Il presidente della Juve, però, già da qualche tempo starebbe trattando questa sanzione con Carlo Tavecchio, presidente della Figc, con l’obiettivo di tramutare questa squalifica in una sola sanzione economica.
Anche in questo caso, però, le parti sembrano essere distanti: la Federazione, infatti, avrebbe chiesto alla Juventus 10 milioni di euro, ma i bianconeri sarebbero disposti a raggiungere 2,5 milioni di euro come cifra massima relativa a questo accordo. Insomma, l’intesa è ben lontana dall’essere raggiunta.
Ma cosa succederebbe se Andrea Agnelli venisse squalificato? Il futuro del club di Corso Galileo Ferraris in questo caso andrebbe in mano a John Elkann che sostituirebbe il cugino alla presidenza del club campione d’Italia.
Altri rumors, però, parlano proprio di un Agnelli intenzionato ad acquistare la Exor, società di proprietà proprio di Elkann: lo dimostrano le trattative -ben avviate- con due fondi americani al momento ancora anonimi. L’obiettivo sarebbe quello di ottenere 1,8 miliardi di euro, ossia la valutazione di mercato proprio della Exor.
Nei prossimi giorni sono attesi sviluppi importanti sia in un senso che nell’altro, ma una cosa è certa: la squalifica di Andrea Agnelli rappresenterebbe un duro colpo per la Juventus.
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