Analisi Italia-Arabia Saudita 2-1: buona la prima per Roberto Mancini sulla panchina della nazionale italiana. Una gara giocata a buoni ritmi contro un avversario modesto, che ha dato dei segnali positivi per il tecnico ex Zenit, ma c’è ancora tanto da lavorare.
Prima gara per l’Italia di Roberto Mancini all’AFG Arena di San Gallo in Svizzera, una partita dalle varie sfaccettature ma che ha già dato delle indicazioni sul futuro prossimo degli Azzurri, che adesso affronteranno Francia ed Olanda.
L’avversario non era proprio di altissimo livello, anche se c’è da precisare che l’Arabia Saudita giocherà i Mondiali in Russia, a differenza della squadra azzurra, impegnata nel primo step di rifondazione dopo il disastro svedese.
https://youtu.be/7mfxNmAv_qw
Le immagini del match
I riflettori erano puntati su Mario Balotelli, ovviamente, dopo 4 anni dalla sua ultima convocazione in nazionale. L’attaccante Nizza (anzi, ex Nizza, visto che al momento è senza contratto) ha fatto una buona mezzora ad alto livello, realizzando anche la rete del vantaggio con una sventola delle sue da fuori area, per poi lentamente crollare fisicamente, fino alla sostituzione.
Nel 4-3-3 scelto da Mancini Balo era il fulcro dell’attacco, non si è mosso male, ma neanche benissimo, dimostrando di essere ancora una volta forse più adatto a giocare vicino ad un altro attaccante, magari più veloce. Sulle fasce hanno giocato Politano (all’esordio, visibilmente emozionato) e Insigne, interessante il ritorno di Florenzi in mezzo al campo come mezzala, e non come esterno.
Si sono subito notati i movimenti tipici delle squadre di Mancini: i centrocampisti che attaccano molto l’area e si inseriscono soprattutto quando i terzini (sempre molto larghi) sono pronti a crossare dalle fasce.
Qualche notizia negativa è arrivata forse dalla prestazione di Jorginho, fin troppo timido, ha giocato quasi sempre spalle alla porta a scambiare palla con Bonucci e Romagnoli, lasciando sostanzialmente il ruolo di regista al centrale difensivo ex Juventus.
Dopo l’1-2 dell’Arabia la squadra è di fatto crollata fisicamente, rischiando di compromettere la vittoria, di sicuro un aspetto da rivalutare e da sistemare per il nuovo tecnico Roberto Mancini.
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