Sulla panchina dell’Italia rimangono ancora tanti i dubbi.
Il CT è tutto da definire. Di Biagio guiderà gli azzurri nelle due imminenti amichevoli di Marzo contro Argentina e Inghilterra.
Per il resto non si sa ancora con certezza se si trasformerà da traghettatore ad allenatore a tempo indeterminato.
Moto più probabile che venga scelta la prima opzione. Sul tavolo delle discussioni ci sarebbero diversi tecnici in lista. Uno fra tutti è quell’Antonio Conte che ha guidato la Nazionale fino ai quarti di Euro 2016.
Sappiamo come la sua avventura con il Chelsea si concluderà al termine della stagione. Inoltre, siamo a conoscenza della sua esperienza in azzurro. In quella occasione, due anni passati molto bene, si lamentò, comunque, della difficoltà di allenare i giocatori tre o quattro volte l’anno, solo in vista degli impegni ufficiali.
Difficoltà che tutti i tecnici devono prima o poi incontrare. Sanno come quest’esperienza sia molto differente da quella normale di un club. Occorre saper scegliere gli uomini giusti nel momento migliore della loro forma, con i compagni che più si adattano alle loro caratteristiche.
E’ più un selezionatore, che un tecnico. Non si ha tutto il tempo di poter incidere sulla testa dei giocatori, fargli imparere il più possibile un piano di gioco, sviluppare una certa mentalità.
Per la panchina dell’Italia si è fatto anche il nome di Ancelotti. Ma lui non ha definitivamente deciso, come non ha scartato del tutto l’ipotesi.
Sono ottimi i suoi legami con Costacurta, attuale vicecommissario. Ma oltre al problema del continuo contatto con i suoi calciatori come Conte, il tecnico reggiano lamenterebbe un’altra questione.
Questa volta è più di natura contrattuale, legata all’accordo ancora in essere con il Bayern Monaco, suo ultimo club.
Per ora non ci sono novità, verrà valutato il lavoro di Di Biagio. Poi sarà un futuro tutto da scrivere.
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