Io in Arabia Saudita non ci vado: gli sceicchi sono sotto shock | Vuole restare con la famiglia

L’attaccante nega un possibile trasferimento in Saudi Pro League nei prossimi mesi: vuole continuare in Europa.
L’espansione dell’Arabia Saudita all’interno del mondo del calcio è solo agli inizi. A confermarlo non è stata soltanto la portentosa campagna acquisti, seconda solo alla Premier League in termini di spesa, o all’interesse dimostrato nei confronti dell’Inter, il governo ha annunciato ufficialmente la candidatura all’edizione dei Mondiali 2034.
Il comunicato è arrivato poche ore dopo la decisione da parte della FIFA di assegnare i Mondiali 2030 a Spagna, Portogallo e Marocco, con il twist storico, però, che tre partite si disputeranno… in Sudamerica. Per onorare la prima coppa del mondo disputatasi nel 1930 in Uruguay, le gare di apertura si disputeranno rispettivamente in Argentina, Paraguay e, appunto, Uruguay.
E dal momento che le regole della federazione internazionale calcistica stabiliscono che un continente può ripresentare la propria candidatura solo dopo due edizioni, questo taglierebbe fuori l’Europa Nord e Sud America, lasciando strada spianata all’avanzata del monarca bin Salman.
Un’altra notizia che conferma la volontà di continuare ad investire nel calcio è giunta da Sportitalia, secondo cui la Saudi Pro League sarebbe pronta ad aumentare da otto a dieci il numero massimo di stranieri permessi per squadra. Questo vorrebbe potrebbe significare un altro, nuovo possibile saccheggio di giocatori “europei” nella finestra di gennaio.
Altro per la testa
Uno dei giocatori linkati ad un possibile trasferimento in Arabia Saudita è Robert Lewandowski, 35 anni, il cui contratto con il Barcellona scade il 30 giugno 2026. Intervistato dal magazine tedesco Sport Bild, il polacco ha toccato l’argomento:
«Futuro? Penso solo a godermi ogni minuto in campo, perché so che il mio tempo da calciatore non durerà per sempre. Riguardo l’Arabia Saudita, è qualcosa a cui non penso in questo momento».

Situazione
Il numero nove del Barcellona ha iniziato la stagione nel solito, straordinario modo: 6 gol e 4 assist in 786 minuti disputati. Adesso, però, rischia di stare fermo almeno un mese, a causa di un colpo alla caviglia rimediato nella sfida di Champions League contro il Porto, che l’ha costretto a chiedere il cambio dopo appena mezz’ora.
Un infortunio che lo costringerebbe a saltare in totale quattro partite, tra cui il Clasico contro il Real Madrid in programma il prossimo 28 ottobre. La speranza di Xavi, naturalmente, è che l’infortunio si riveli meno grave del previsto.