Inter sotto shock: Carlos Augusto | Trattativa folle in Serie A

Le vie del mercato sono infinite. Pazza Serie A: quando tutto sembra fatto, arrivano incredibili e inattesi colpi di scena.
Ultimi quindici giorni di fuoco per una sessione di calciomercato per certi versi uniche. Il saccheggio del mondo arabo in tutta Europa ha toccato anche l’Italia. Tanti i giocatori di Serie A convinti a proseguire le rispettive carriere nella Saudi Pro League, volendo anche Tonali in Premier è stata una cessione made in Arabia, considerando che il Newcastle è in mano all’ormai famigerato fondo PIF.
Accanto a questo nuovo fenomeno che preoccupa e fa riflettere sia sulla economia differenziata di un mondo arabo che dopo la Formula 1 ha deciso di attingere nel calcio, sia sulla situazione tutt’altro che florida dei nostri club, incapaci di trattenere i propri big davanti le proposte estere, ecco un altro spunto.
Non dire gatto se non l’hai nel sacco. Il noto proverbio diventato famoso nel calcio grazie a Giovanni Trapattoni sintetizza molti affari che sembravano chiusi, ma vuoi per un motivo vuoi per un altro, saltati all’improvviso e sfociati in altre destinazioni.
Tutti sono rimasti choccati da un epilogo ancora da definire per quanto riguarda Romelu Lukaku. Ma prendete Gaetano Castrovilli: la Fiorentina trova l’accordo con il Bournemouth, affare fatto, ma le visite mediche non superate fanno saltare la trattativa sul più bello. E che dire di Scamacca, promesso sposo della Roma, l’Inter lo aveva in mano, l’ha preso l’Atalanta.
Un caso più unico che raro
Il trasferimento saltato più eclatante senza dubbio quello di Lazar Samardzic. Il talento dell’Udinese, corteggiato da molti club, era praticamente un giocatore dell’Inter.
A differenza di Castrovilli, il centrocampista serbo supera alla grande le visite mediche che avrebbero dovuto portarlo alla corte di Simone Inzaghi. Già, avrebbero. Il colpo di teatro arriva dal papà di Samardzic, che cambia le carte in tavola provocando le ire di un’Inter che blocca una trattativa già chiusa e pure quelle dell’Udinese, che oltre l’aspetto economico, perde anche la contro partita tecnica del talentuoso Fabbian.

Il retroscena
Simone Inzaghi può consolarsi con l’ufficialità di Carlos Augusto, una delle grandi sorprese della scorsa Serie A, l’erede di Robin Gosens, tornato in patria per indossare la maglia dell’Union Berlin.
Ma l’esterno brasiliano del Monza doveva essere un giocatore della Roma. Prima ancora che Carlos Augusto andasse nel club che fu del compianto Berlusconi, quando era ancora al Corinthians, infatti, il verdeoro è stato a un passo dal vestire la maglia giallorossa. Cosa è successo? La Roma non aveva più slot da extracomunitari a disposizione. Sì, le vie calciomercato sono proprio infinite.