La stagione dell‘Inter ormai è giunta al capolinea e sta prendendo una piega sempre più simile a una barzelletta. l’affare Gabigol (se calcoliamo tutti i compensi fra acquisizioni e salari) è costato oltre 60 milioni di euro. Un vero e proprio bidone colossale in sintonia con la maggior parte degli affari della famiglia Moratti, che nel corso degli anni ha deliziato il mondo intero con acquisti sbagliati e scelte di mercato scellerate. Oltre ai 30 milioni per l’acquisto del brasiliano, l’Inter si è fatta carico dello stipendio (6 milioni per 5 anni) e del costo dell’intermediazione (4 milioni di euro all’agente Giuliano Pacheco Bertolucci).
Una cifra folle che diventa incredibilmente spropositata se viene rapportata al bottino del brasiliano, che in tutta la stagione ha messo a segno soltanto una rete contro il Bologna. Come se non bastasse, dietro l’affare Gabigol si muovono i fantasmi di legami poco chiari fra Kia Joorabchian, agente di Suning, e il procuratore Bertolucci: i due si muovono in sintonia e hanno gestito diversi “affari” come il passaggio al Liverpool di un altro giocatore brasiliano, Philippe Coutinho.
C’è l’impressione che il mercato dell‘Inter non sia così limpido e che Suning stia utilizzando la società nerazzurra come base per mettere in atto attività imprenditoriali che poco hanno a che vedere con il calcio. Si pensi anche all’affare Sainsbury, il terzino provieniente dal Jiangsu (di proprietà di Suning) che non ha ancora collezionato una presenza in campionato. I tifosi dell’Inter possono soltanto sperare che l’arrivo di Sabatini possa invertire la rotta…
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