Si spegne solo ai rigori la favola del Pordenone, capace di costringere l’Inter, capolista in Serie A, prima ai supplementari e poi ai tiri dal dischetto.
Partita memorabile degli uomini di Leonardo Colucci che sfiorano l’impresa in più di un’occasione: solo Padelli e il palo hanno negato la gioia del gol a Magnaghi ma, al di là delle occasioni, il Pordenone ha brillato per qualità e intensità di gioco, guidato dall’esperto Berrettoni e dall’estro di Sainz-Maza. Decisivo anche il portiere Perilli che ha parato l’impossibile e si è arreso solo alla lotteria dei rigori.
Tante note stonate nell’Inter che deve ringraziare un super Padelli e la freddezza dei rigoristi Icardi e Nagatomo, incaricati di battere i rigori decisivi. Deludono Pinamonti, Dalbert, Cancelo e Karamoh, ma non sono esenti da colpe neanche le “prime linee” come Eder, Vecino e Gagliardini.
Inter-Pordenone 0-0 (5-4 d.c.r.)
Inter (4-2-3-1): Padelli 8; Nagatomo 6,5, Skriniar 5,5, Ranocchia 5,5, Dalbert 5 (Dall’81’ Icardi 6,5); Vecino 5, Gagliardini 5; Cancelo 5,5; Eder 4, Karamoh 4,5 (Dal 67′ Perisic 6); Pinamonti 4,5 (Dal 46′ Brozovic 5,5). A disposizione: Handanovic, Berni, Borja Valero, Santon, Emmers, Candreva, Lombardoni. Allenatore: Spalletti 6.
Pordenone (4-3-2-1): Perilli 8; Nunzella 7 (Dal 116′ Parodi s.v.), Bassoli 7, Stefani 7, Formiconi 7; Lulli 6,5, Burrai 7, Misuraca 6,5; Berrettoni 7 (Dal 97′ Ciurria 6,5), Sainz-Maza 7 (Dal 79′ De Agostini 6,5); Magnaghi 7. A disposizione: Zommers, Buratto, Pellegrini, Raffini, Martignago, Silvestro, Danza, Toffolini. Allenatore: L. Colucci 8.
Arbitro: Sacchi (sezione di Macerata)
Marcatori: –
Sequenza rigori: Misuraca (P) parato; Brozovic (I) gol; Burrai (P) gol; Perisic (I) gol; Magnaghi (P) gol; Skriniar (I) parato; Lulli (P) alto; Gagliardini (I) parato; Stefani (P) gol; Icardi (I) gol; Ciurria (P) gol; Vecino (I) gol; Parodi (P) parato; Nagatomo (I) gol.
Ammoniti: 94′ Perilli (P)
I migliori:
Padelli 8: decisivo nei momenti chiave, come l’impercettibile deviazione che devia sul palo una gran girata di Magnaghi. Para anche due rigori. Prima partita memorabile in maglia neroazzurra.
Perilli 8: un paio di interventi decisivi su Karamoh e l’impressione di essere sempre sul pezzo. Perfetto nelle uscite, para anche lui due rigori a Skriniar e Gagliardini che purtroppo alla fine risultano inutili.
Berrettoni e Sainz-Maza 7: meritano una menzione entrambi. Il primo, che per un po’ ha vissuto nel grande calcio e si tolse anche la soddisfazione di vincere da protagonista una Coppa Intertoto con il Perugia, si regala una serata di gala stupendo per la forma fisica, la tecnica e la lucidità con cui ispira l’attacco, reinventandosi praticamente trequartista. Il secondo si mette in mostra per la lucidità, lo spunto e la generosità, oltre che per quei dribbling che, quando era nel Barcellona B, avevano incantato anche un certo Pep Guardiola.
I peggiori:
Eder 4: doveva essere il faro dell’Inter infarcita di giovani e riserve, praticamente non riesce mai a trovare la posizione, non prova mai un tiro o una giocata pericolosa. Disastroso.
Pinamonti 4,5: inesistente quanto Eder, mezzo punto in più solo perché l’età è dalla sua. Ma francamente troppo poco per colui che, in teoria, dovrebbe essere il terzo attaccante della rosa dell’Inter.
Karamoh 4,5: anche in questo caso l’età è dalla sua, ma spreca l’impossibile. Sbaglia almeno tre gol clamorosi che avrebbero consentito all’Inter di chiudere la partita molto prima dei supplementari.
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