Dopo il casting per il nuovo allenatore, l’Inter è alla ricerca del nuovo CEO. Oltre ai cinesi Jun Liu e Zhenyu Gong, si valuta anche il nome di Paolo Vantellini

E’ l’ora di rimboccarsi le maniche in casa Inter, che vuole ripartire da Stefano Pioli per dare un senso a questa stagione. Il campionato è ancora lungo, forse non è già compromesso. L’obiettivo, però, non può essere più la vittoria del titolo, ma deve essere la corsa al terzo posto, nonostante la grandissima concorrenza. 

Il nuovo allenatore dovrà ridare il giusto entusiasmo a tutto l’ambiente e risolvere alcune grane davvero spinose. Non solo i problemi tecnici e tattici, più che altro legati all’aspetto psicologico, ma dovrà anche essere capace di gestire al meglio i giovani, dando maggiore spazio a Senna Miangue e Assane Gnoukouri, tra le poche note positive di questo inizio di stagione, rilanciando anche quel Gabigol sempre più oggetto misterioso, che colpo di mercato. 

Nel frattempo, però, la società prosegue nei suoi ormai famosi casting. Dopo l’allenatore, infatti, è arrivato il momento di nominare un nuovo CEO, cioè un Chief Executive Officer, ruolo lasciato libero dalle dimissioni di Michael Bolingbroke, ultimo uomo di fiducia del presidente Erick Thohir. Il prossimo sarà sicuramente appartenente alla proprietà del Group Suning. 

Nei giorni scorsi si è parlato molto di una figura cinese e si sono fatti due nomi principalmente. Il primo è quello di Jun Liu, vice presidente della Suning, attualmente CEO ad interim e facente parte del consiglio di amministrazione del club, in attesa dell’ufficializzazione della nomina. Il secondo, invece, un altro braccio destro di Zhang Jindong, cioè Zhenyu Gong, già vice presidente di Suning International Business. 

In realtà, l’Inter valuta anche una figura italiana, che possa comunicare più facilmente con la dirigenza, vagliando al meglio le necessità della squadra. Il nome forte è quello di Paolo Vantellini, ex professore di Economia e Gestione delle Imprese alla Bocconi, ex membro del cda di BNP Paribas e in precedenza del Banco Ambrosiano Veneto, nonché ex presidente del consiglio d’amministrazione di Sirti, ex manager di Telecom e di alcune società veicolo del Gruppo Intesa.