Le chiamano seconde linee. Ma almeno all’Inter, questo nome è quantomeno fuorviante e impreciso. Keita e Lautaro Martinez affossano il Frosinone e se non fosse che là davanti la concorrenza è spietata, giocherebbero titolari in qualsiasi altra squadra. I ciociari sono poca cosa, ma c’era da allontanare l’umiliazione di Bergamo e da ripartire immediatamente. Missione compiuta, 3-0 perentorio e iniezione di fiducia in vista della decisiva trasferta di Londra.
La notizia più positiva, senza dubbio, è che si è sbloccato Keita. Doppietta e assist per il senegalese, che ha incantato San Siro con giocate pregevoli e ha servito a Lautaro il pallone del 2-0. Un cross bellissimo che Martinez ha incocciato con la classe e la precisione di chi vuole lasciare il segno.
Non un colpo di testa qualunque, un gesto tecnico di pregevole fattura che denota una personalità notevole. Anche Spalletti a fine gara ha elogiato la “garra” di Lautaro, un giocatore che sa mettersi al servizio della squadra e che non tira mai indietro la gamba. Un lottatore, un gladiatore, un guerriero. Uno da Inter, insomma. L’argentino è uscito fra gli applausi e può essere davvero l’attaccante in più per questa Inter, che dimostra ai detrattori di non essere Icardi-dipendente.
Mercoledì c’è la gara contro il Tottenham ed è necessario tornare a Milano con un pareggio. In caso di sconfitta, sarà necessario battere in casa il Psv l’ultima partita. Dopo il Tottenham, Roma e Juventus. Sarà una settimana di passione….
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