Infortunio, ricaduta e operazione chirurgica: è un disastro | Torna in campo nel 2024

Il calendario fitto non dà scampo ai giocatori: ennesimo brutto infortunio, costretto a un intervento chirurgico, arrivederci al 2024.
Alla fine il reiterato j’accuse di Sarri è in primis una opinione condivisa da molti, confermata da una squintalata di infortunio, in forte aumento in questa stagione. Chi più chi meno sta pagando a caro prezzo il fitto calendario, che praticamente non lascia tregua.
Si gioca ogni settimana, più volte a settimana, perché ci sono le coppe europee e quelle nazionali, in alternativa le immancabili partite delle nazionali, che quando non giocano partite valide per le qualificazioni (europee o mondiali fa lo stesso), c’è sempre qualche amichevole.
“Quale azienda mondiale pensa di aumentare il fatturato nel lungo periodo diminuendo la qualità del prodotto? Noi stiamo facendo questo, probabilmente la cosa pagherà nel breve periodo ma la pagheremo a caro prezzo nel lungo”. Riecheggiano sempre le parole di Maurizio Sarri, ogni volta che arriva un infortunio, più o meno grave.
Hanno fatto il giro del mondo le immagini del terribile infortunio di Neymar, la cui stagione è già finita dopo l’infortunio al crociato con annessa operazione. L’ultimo in ordine cronologico ha colpito il Milan. L’infortunio al tendine del retto femorale sinistro costringe Kalulu ai box almeno fino a marzo 2024, inevitabile tornare sul mercato ma non per migliorarsi, ma per tappare un buco.
Serie A, “strage” di infortuni: numeri sempre più inquietanti
Prendendo solo le candidate allo scudetto il Milan è già a quota 19 infortuni, la Juventus a 10, il Napoli a 8, l’Inter a 6. Partite di A saltate nel complesso: Milan 37, Juventus 26, Napoli 21, Inter 18.
“Ormai si gioca con meno di quattro giorni tra una partita e l’altra, così esponiamo i giocatori a un tasso di infortunio maggiore”. L’allarme di Sarri, dicevamo, è un’opinione condivisa. Sentite Francesco Perondi, vicepresidente dell’Aiac. “La pressione dell’ambiente complica la vita dei giocatori e il calcio chiede di andare sempre a 100 all’ora, senza calcolare il recupero“. E non è affatto solo un fenomeno italiano, ma globale.

Dal Real Madrid al Lipsia
Il fenomeno degli infortuni abbraccia tutti i campionati sotto la stessa infermeria. Ne sa qualcosa Carlo Ancelotti, che prima ancora di iniziare la stagione ha perso sia Courtois sia Eder Militao, per lo stesso infortunio, ai legamenti, che ha costretto sia il portierone belga sia il difensore madridista all’operazione.
Operazione chirurgica, parole da affiancare anche a Dani Olmo. Il nazionale spagnolo era appena tornato a disposizione dopo un infortunio al ginocchio, subito la ricaduta. Rovinosa. “Dani Olmo è stato operato con successo dopo la distorsione dell’articolazione acromioclavicolare”. Il comunicato ufficiale del Lipsia vale un aggiornamento dei numeri sugli infortuni. Sicuri che Sarri non ha ragione a lamentarsi?