Indagine per le plusvalenze in Serie A. Nel mirino diversi club italiani tra cui il Napoli e la Juventus. La Procura della FIGC, infatti, chiede l’inibizione per il patron azzurro Aurelio De Laurentiis così come anche per il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
La Serie A ripiomba nel caso delle plusvalenze. Nel mirino, infatti, ci sarebbero i criteri secondo cui un giocatore potrebbe essere valutato. Per questo motivo continuano le indagini per capire se il cartellino di un giocatore sia stato aumentato a seconda di determinati interessi. Proprio di questo si è parlato al processo, svolto a Roma, davanti al Tribunale Nazionale della Federcalcio.
Sotto accusa diversi club, ben 11, con tantissimi dirigenti coinvolti. Il motivo sarebbe l’illecito amministrativo scaturito da alcune plusvalenze che sarebbero state lievitate. La Procura, infatti, sta chiedendo diverse pene che vede coinvolti, nello specifico, due club della Serie A. Il primo sarebbe la Juventus. Per la Vecchia Signora sono stati chiesti dodici mesi di inibizione al presidente Andrea Agnelli.
Indagato c’è anche l’ex dirigente bianconero Fabio Paratici, attualmente al Tottenham, per cui sono stati richiesti sedici mesi e dodici giorni. Per il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene solamente 8 mesi. Ammenda di circa 800.000 euro per il club. L’altra società coinvolta è il Napoli. Anche per gli azzurri una multa di 392.000 euro. Per il presidente Aurelio De Laurentiis, invece, sono stati richiesti undici mesi e cinque giorni di squalifica.
Coinvolti anche altri club come Genoa, Sampdoria ed Empoli che se la sono cavata, anch’essi, con una semplice multa. Domani ci sarà una seconda giornata di udienze per Juventus e Napoli. Se così fosse si arriverà alla sentenza di primo grado già venerdì prossimo, prima che le due squadre scendano in campionato.
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