Il rinascimento del tennis italiano passa anche da Lorenzo Sonego

Il 2021 è stato un anno veramente da record per il tennis tricolore, dal momento che ci sono diversi atleti che hanno offerto prestazioni davvero di alto livello, ma il 2022 potrebbe diventare ancora migliore. Chi l’avrebbe mai detto fino a qualche tempo fa? Neppure il più ottimista tra gli appassionati di Tennis avrebbe mai pronosticato due italiani nella Top 10 del ranking mondiale.

Eppure, adesso, stiamo semplicemente descrivendo la realtà dei fatti. Il merito è, senza ombra di dubbio, di tre ragazzi che stanno dimostrando di valere tutto quello che hanno raggiunto e che hanno i mezzi, se possibile, per fare ancora di più. Il riferimento è ai tre moschettieri: Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Jannick Sinner.

In una bellissima e approfondita intervista che ha trovato spazio sul blog sportivo L’insider, il coach che segue proprio Sonego da una vita ha messo in evidenza quanto i risultati ottenuti nel 2021 siano stati importanti a livello di crescita e di maturazione per il tennis piemontese, con l’ambizione per il 2022 di fare ancora un altro salto di qualità, magari rosicchiando posizioni da quella attuale, visto che Sonego si trova alla numero 26.

Miglior posizione nel ranking, ma nel 2022 si vuole volare ancora più in alto

Come detto, Lorenzo Sonego arriva da un 2021, come sottolineato dal suo allenatore Gipo Arbino, decisamente eccellente, nonostante alcuni passi falsi che, tranne probabilmente quello in Coppa Davis, non ne hanno minato la serenità nel percorso di crescita. La delusione relativa alla Coppa Davis deriva probabilmente dall’incapacità di aver saputo gestire in maniera più equilibrata le pressioni con cui ha convissuto durante la partita, frutto certamente del fatto di affrontare tale gara tra le mura di casa.

Il 2021, ad ogni modo, è stato ricco di soddisfazioni, con Sonego che si è posizionato al 26esimo posto del ranking Atp. Frutto di un mix perfetto tra lavoro e talento: nessuno di questi due aspetti viaggia e fa la differenza da solo, ma è tutta una questione di trovare la giusta combinazione. Sonego ci è riuscito: da un lato, ha un carattere da lottatore, che non molla mai e che dà sempre tutto in campo sia in allenamento che in partita. Dall’altro, come svelato da Arbino, Sonego ha anche delle doti naturali di alto livello, soprattutto in termini di rapidità di piedi, ma anche di coordinazione e facilità di apprendimento. Senza queste ultime, sarebbe impossibile progredire e avere in mente di arrivare ancora più in alto nella classifica mondiale.

L’obiettivo, già dichiarato in varie interviste, di Sonego per il nuovo anno è quello di raggiungere le Atp Finals che si disputeranno a Torino, e per cinque anni di fila nel capoluogo piemontese rimarranno. Un obiettivo ambizioso, ma che Lorenzo vuole far diventare realtà, tirando fuori quei margini di miglioramento che ha ancora, sia a livello tecnico che fisico, ma anche ovviamente mentale.

Coppa Davis, cosa manca all’Italia per vincere?

Il tennis italiano, anche grazie alle grandi prestazioni di Sonego, Berrettini e Sinner, sta producendo risultati di tutto rispetto. I tempi sono maturi per alzare di nuovo la Coppa Davis al cielo? Ripetere il successo del 1976 non è assolutamente facile e, secondo coach Arbino, per farcela serve inevitabilmente puntare a realizzare un doppio molto più forte.

L’evoluzione avuta dalla Federazione nel corso degli ultimi tempi, sia come spirito collaborativo nell’insegnamento del tennis, sia anche come rapporti comunicativi, è decisamente positiva e fa ben sperare, ma è necessario lavorare per fare in modo di avere a disposizione un doppio forte, su cui poter contare quando al singolare si verifica qualche scivolone.