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Il capitano sarai tu: investitura prima di Milan-Juventus | La scelta fa emozionare i tifosi

Milan-Juventus
Un Milan-Juventus diverso: big match sì, ma anche un match senza tanti big – StadioSport.it

La sosta ha scombussolato i piani di Allegri, alle prese con un match senza tanti big. L’investitura in casa rossonera fa emozionare i tifosi.

Sapeva che non poteva disporre di Paul Pogba, ormai Max Allegri si è fatto una ragione: non avrà a sua disposizione il centrocampista francese, causa positività al doping. Confermata e conclamata: si deve capire soltanto la data del divorzio, nulla più.

Ma Max Allegri non si aspettava di dover far la conta per il posticipo domenicale della nona giornata di campionato, un big match che potrebbe valere la testa della classifica di Serie A. O meglio, sapeva degli acciacchi di Vlahovic e Chiesa, ma su di loro nutre più di qualche speranza.

Non aveva messo in preventivo che su Nicolò Fagioli esplodesse il caso dei giocatori-scommettitori. Lui, peraltro, il primo. Reo confesso, che si sta facendo già curare e che ha patteggiato nei giorni scorsi con la Procura.

Sette mesi di squalifica, tornerà a disposizione a metà maggio, dalla trasferta di Bologna in poi. Poi, chissà. Nel frattempo Max Allegri sfoglia la margherita in vista della partitona del Meazza contro la prima della classe.

Altro intoppo, maledetto Virus FIFA

Come non bastasse la situazione a livello di infermeria e le vicende extra-campo, ci mancava pure il virus FIFA a funestare i giorni che portano alla sfida del Meazza visibile su DAZN e ZONA DAZN domenica alle 20.45.

Sì perché Max Allegri ha perso per strada anche Danilo, non solo per la maxi sfida del Meazza, ma per un mesetto causa una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Juve senza capitano? Assolutamente no.

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot, subito a segno quest’anno in Udinese-Juventus 0-3 – StadioSport.it

Pasta del capitano

Sarà la prima volta di Adrien Rabiot con la fascia da capitano al braccio. Una scelta quasi scontata considerando quello che è accaduto questa estate. Ormai la Juve si era quasi abituata di perdere il centrocampista francese. Vuoi perché nell’anno che porta agli Europei (in programma dal 14 giugno al 14 luglio) è sempre un terno al lotto cambiare squadra, quando sai bene di avere la fiducia (cieca) del tuo allenatore e un posto assicurato nell’undici titolare. Vuoi per l’attaccamento alla maglia, Rabiot ha deciso di restare, convinto dal progetto bianconero.

Se poi a giugno prossimo andrà via (ha esteso il proprio accordo solo per una stagione) è tutta un’altra questione: quell’atto se vogliamo d’amore (aveva infinità possibilità di andare in Premier, ma un po’ dove voleva) andava in un certo modo ricompensato. Rabiot ha la pasta del capitano.