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I calciatori non lo vogliono più: chiesto l’esonero al presidente | Addio pesantissimo in Serie A

Panchina vuota
Una panchina di un club di Serie A può essere a rischio nei prossimi match/Stadiosport.it

Le ultime brutte prestazioni hanno acceso un campanello d’allarme su una squadra e i giocatori sembrano aver scelto il colpevole.

Dopo la panchina di Empoli, che è stata la prima a saltare in Serie A con Cristiano Zanetti che ha lasciato il posto ad Andreazzoli al termine della quarta giornata, con quattro sconfitte consecutive, ci sono stati altri stravolgimenti in Serie A.

Anche Salernitana e Udinese, infatti, hanno deciso di cambiare guida tecnica nelle ultime settimane. Il club campano ha deciso di dare il benservito a Paulo Sousa ed affidare la panchina a Pippo Inzaghi, mentre i friulani hanno esonerato Andrea Sottil per richiamare alla base Cioffi.

A Salerno, almeno per ora, il cambio non ha portato i frutti sperati ed è arrivato il pareggio acciuffato in extremis in casa contro il Cagliari e la brutta sconfitta di Genova. A Udine, invece, Cioffi ha pareggiato sul campo ostico del Monza la gara che ha segnato il suo ritorno sulla panchina bianconera.

Sembra aver allontanato, almeno per ora, le voci su un suo possibile esonero, invece, Rudi Garcia che, dopo essere stato ad un passo dal licenziamento nei giorni immediatamente successivi alla sconfitta contro la Fiorentina, ha vinto contro Verona e Union Berlino e pareggiato in rimonta contro il Milan.

Sembrava essere tutto perfetto, ora il giocattolo è rotto

Proprio in casa rossonera la situazione non sembra essere delle migliori. Proprio lì, dove nelle ultime stagioni si sono raggiunti risultati che sono andate oltre le più rosee aspettative proprio grazie all’armonia, alla compattezza del gruppo, ad una certa magia che si è sempre respirata nell’aria dal post Covid in poi, sembra ormai essersi rotto qualcosa.

Qualche scricchiolio si era visto e percepito anche durante la crisi attraversata tra gennaio e febbraio scorsi, ma poi il gruppo ha ripreso a remare tutto dalla stessa parte e la squadra è riuscita a raggiungere la semifinale di Champions League e la qualificazione per l’edizione successiva della competizione per club più importante d’Europa.

MIlan
I giocatori del Milan si disperano al termine di una partita di Champions/Stadiosport.it

Nervosismo e reazioni eccessive, la situazione scotta

Ora, dopo la sosta, il Milan ha perso spirito, identità, tranquillità e dettami di gioco. Le sconfitte contro Juventus e Paris Saint Germain e il pareggio di Napoli, dopo essere stato in vantaggio di due gol, hanno palesato tutte le difficoltà di una squadra che subisce troppe reti, ne segna molto poche e non ha un’alternativa al proprio schema di gioco originale.

Ad appesantire la situazione sono le dichiarazioni del calciatori nel post partita (Calabria post Psg, Giroud post Napoli) e le reazioni di Leao e Giroud dopo le sostituzioni. Poi c’è il mistero Theo Hernandez che da mesi non sembra più lo stesso e a volte sembra fare il contrario di quello che sa e potrebbe dare in campo. Insomma, per ora la panchina di Pioli non è a rischio, ma una società che ha speso oltre 120 milioni di euro sul mercato in estate, di certo non esiterà a prendere provvedimenti se la situazione dovesse peggiorare o precipitare nelle prossime settimane.