La Serie A è stata protagonista, nel corso della sua lunga storia, di alcune operazioni di mercato che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Non si è trattato soltanto di cifre da capogiro o giocatori famosi, ma di veri e propri shock calcistici che hanno cambiato il destino delle squadre coinvolte e alimentato polemiche e discussioni anche a distanza di anni. Di seguito, analizziamo i dieci trasferimenti più clamorosi, controversi o simbolici, che ancora oggi dividono i tifosi e infiammano i dibattiti.

Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus (1990)
Nel 1990 la Juventus acquistò Roberto Baggio dalla Fiorentina per 25 miliardi di lire, cifra record per l’epoca. Il passaggio fu vissuto come un tradimento epocale dalla tifoseria viola, che considerava Baggio un simbolo della squadra. La situazione esplose letteralmente nelle strade di Firenze con proteste, scontri e tensioni altissime. Il gesto di Baggio, che durante la sua prima partita a Firenze con la maglia bianconera raccolse una sciarpa viola lanciata dai tifosi, è diventato un’icona della sua contraddizione tra cuore e professione.
Gonzalo Higuaín dal Napoli alla Juventus (2016)
Il trasferimento di Gonzalo Higuaín alla Juventus per 90 milioni di euro fu un vero terremoto sportivo. Il Napoli perdeva il suo attaccante più prolifico proprio a favore della rivale più odiata. L’attaccante argentino, reduce da una stagione da 36 gol in campionato, divenne immediatamente un nemico per la piazza napoletana, che gli imputò un tradimento imperdonabile. A Torino, invece, Higuaín visse stagioni importanti, ma non riuscì mai a scrollarsi di dosso l’etichetta del “fuggitivo”.
Andrea Pirlo dal Milan alla Juventus (2011)
Un trasferimento senza clamore iniziale, ma con un impatto gigantesco. Andrea Pirlo lasciò il Milan a parametro zero, considerato ormai a fine ciclo. Alla Juventus, invece, fu il faro della rinascita bianconera sotto Conte, vincendo quattro scudetti consecutivi e tornando a livelli da top mondiale. Il Milan perse il proprio regista nel momento in cui ne avrebbe avuto più bisogno, mentre la Juve cominciava il suo decennio di dominio in Serie A.
Fabio Cannavaro dall’Inter alla Juventus (2004)
Cannavaro passò alla Juventus in uno scambio con Carini che, all’epoca, sembrò poco più che un’operazione secondaria. Ma il difensore napoletano, ritenuto in calo dai nerazzurri, tornò ai massimi livelli in bianconero, vincendo due scudetti (poi revocati per Calciopoli) e, soprattutto, il Pallone d’Oro nel 2006 dopo il trionfo mondiale. Per l’Inter fu una ferita aperta, per la Juve un capolavoro di mercato.
Ronaldo dall’Inter al Milan (2007)
Quando il “Fenomeno” Ronaldo tornò in Italia, lo fece indossando la maglia del Milan. Dopo essere stato un simbolo dell’Inter, questo trasferimento rappresentò uno smacco profondo per la tifoseria nerazzurra. Sebbene Ronaldo non abbia inciso quanto sperato al Milan a causa di problemi fisici, il suo passaggio sull’altra sponda di Milano fu una delle mosse più divisive di sempre nel derby della Madonnina.
Christian Vieri dalla Lazio all’Inter (1999)
Il passaggio di Vieri dalla Lazio all’Inter fu il trasferimento più costoso della storia fino a quel momento: 90 miliardi di lire. L’Inter lo acquistò per formare un super attacco con Ronaldo, ma i risultati sportivi non furono all’altezza dell’investimento. Vieri segnò molto, ma non portò trofei. Il costo altissimo e l’assenza di risultati fecero discutere a lungo.
Juan Sebastián Verón dalla Lazio al Parma (1999)
Un trasferimento che all’epoca colpì per la sua portata tecnica e strategica. La Lazio, campione in carica, cedette uno dei suoi migliori giocatori a una diretta rivale come il Parma. L’operazione fu parte di un mercato impazzito a fine anni ‘90, in cui alcuni club di medio-alta classifica riuscivano a spendere cifre da top club grazie a investitori potenti. Verón fu pagato oltre 50 miliardi di lire, una cifra enorme, ma il suo impatto fu inferiore alle aspettative.
Zlatan Ibrahimović dalla Juventus all’Inter (2006)
Dopo Calciopoli, Ibrahimović decise di non seguire la Juventus in Serie B. L’Inter ne approfittò acquistandolo a condizioni vantaggiose. Lo svedese diventò l’uomo simbolo della nuova Inter dominante in campionato. Per la Juventus, si trattò di una perdita dolorosa. Ibra vinse tre scudetti consecutivi (poi uno revocato) e contribuì a costruire le basi del ciclo vincente culminato nel Triplete del 2010.
Leonardo Bonucci dalla Juventus al Milan (2017)
Uno dei trasferimenti più inaspettati e controversi. Bonucci, colonna della difesa bianconera, passò al Milan in un’operazione lampo da oltre 40 milioni di euro. La sua esperienza in rossonero durò appena una stagione, segnata da prestazioni altalenanti e leadership mai pienamente riconosciuta. Il suo ritorno alla Juve, appena un anno dopo, alimentò ulteriori polemiche e dubbi sulla sua figura. Un trasferimento che ha lasciato strascichi in entrambe le tifoserie.
Alessandro Nesta dalla Lazio al Milan (2002)
Quando la Lazio, per motivi finanziari, fu costretta a cedere Nesta, l’operazione fu vissuta come un lutto sportivo dai tifosi biancocelesti. Il Milan, con grande tempismo, approfittò della crisi e acquistò uno dei migliori difensori al mondo. Nesta divenne un simbolo rossonero, vincendo tutto: Champions League, scudetti, Coppe. Il rimpianto laziale per la perdita del suo capitano non si è mai sopito.
Questi trasferimenti non sono solo numeri o scambi di maglie. Sono storie che parlano di identità, passioni, errori strategici e intuizioni geniali. Alcuni hanno cambiato per sempre la storia dei club coinvolti, altri hanno lasciato ferite ancora aperte nei cuori dei tifosi. La Serie A continua a vivere anche di queste pagine memorabili, dove ogni nome e ogni decisione ha lasciato un’eco destinata a durare nel tempo.