Quella che fino a poco a tempo fa sembrava solamente come una suggestiva ipotesi si sta delineando sempre più come una piacevole realtà, l’approdo, cioè, della Thailandia nel circus della Formula 1. Nelle ultime ore, infatti, le autorità del paese asiatico hanno individuato il percorso della corsa che dovrebbe entrare a far parte del calendario mondiale a partire dal 2015. Secondo Kanokphand Chulakasem, governatore dell’autorità sportiva thailandese, ci sarebbero tutti presupposti per una gara che verrebbe disputata a Bangkok, la capitale dello stato, su un tracciato cittadino di circa 5,995 chilometri.
Un gran premio molto simile a quello che già si disputa in un paese vicino, Singapore: come nel caso della gara che si disputa sul Marina Bay Street Circuit, anche in Thailandia si dovrebbe correre in notturna lungo un suggestivo percorso illuminato dalle luci artificiali. Come detto un circuito cittadino che dovrebbe snodarsi lungo alcuni dei luoghi di maggior interesse di Bangkok e che funzionerebbe anche come cassa di risonanza turistica per la capitale thailandese. La gara, che dovrebbe articolarsi lungo le banchine di Port Royal, toccherebbe varie zone d’interesse, come il Grand Palace, il tempo buddista Wat Arun e il monumento alla vittoria.
Al momento non è stato ancora firmato alcun accordo tra le parti in causa; tuttavia, l’arrivo nel calendario di un gran premio che, in teoria, porterebbe novità, nonché fresche entrate nelle casse del circus della Formula 1, rappresenta un’idea più che suggestiva per Bernie Ecclestone, all’eterna ricerca di nuove sedi dove far sfrecciare le monoposto. Individuato il tracciato, il via definitivo al progetto dovrà essere dato entro le prossime sei settimane, col governo thailandese che, tramite il ministro dello sport, ha fatto già sapere che in caso di esito positivo sosterrà il 60% delle spese, mentre il resto sarà affidato a privati.
Michele Pannozzo
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