La sfida di alta classifica fra Milan e Napoli arriva in un momento di crescita da parte delle due squadre. I rossoneri dopo la sconfitta di Roma hanno vinto una sola partita in campionato, ed hanno pareggiato contro Atalanta e Torino, e quindi perso qualche punto dalle posizioni superiori, ma soprattutto nella trasferta di Torino hanno dimostrato di essere una squadra che sa reagire, ed hanno guadagnato un punto che sembrava perso, e in vista del recupero contro il Bologna, potrebbero essere virtualmente al quarto posto.
Il Napoli di Sarri invece, dopo qualche settimana di appannamento, arriva al match di San Siro in gran salute. E’ al sesto risultato utile consecutivo (5 vittorie, 1 pareggio), ma soprattutto è tornato ad esprimere il livello di calcio che l’anno scorso ha incantato mezza Europa.
Assenze pesanti
Sarà interessante capire come il Milan reagirà alle assenze dei due giovani Romagnoli e Locatelli (squalificati). Montella schiererà Gomez al centro della difesa, con il solito Paletta, e qui il mismatch fra il centrale paraguaiano e Mertens, soprattutto in velocità e reattività, potrà essere determinante. Se Sarri infatti continuerà sulla via del falso centravanti, con il belga al centro dell’attacco, a scambiare continuamente la posizione con Insigne, o a coordinare i movimenti esterni ed interni con le mezzali, sarà determinante l’aiuto del centrocampo.
L’assenza di Locatelli, potrebbe essere meno pesante per i rossoneri. Kucka è una buona alternativa al giovane italiano, e da una soluzione in più grazie alla sua fisicità e la bravura nel gioco aereo, quando la costruzione da dietro viene bloccata dalle marcature degli avversari (cosa che probabilmente avverrà sabato sera).
Affiancati allo sloveno, Bertolacci e Pasalic comporranno il centrocampo, e sarà molto interessante vedere le sfide sulla mediana, con Jorginho (o Diawara), Zielinski ed Hamsik. Determinanti saranno i movimenti delle ali rossonere, con Bonaventura che continuerà a giocare a sinistra, e dovrà affinare al meglio i movimenti con Calabria (De Sciglio ancora in dubbio). Inoltre il Milan è una squadra che deve imparare ancora a pressare in maniera organizzata, soprattutto quando difende qualche metro in avanti in più, quale miglior test del Napoli, per vedere se ci sono miglioramenti?
Ancora una volta il Milan proverà a rifinire meglio il gioco, e a vincere la partita, sulla destra, dove giocherà Strinic come terzino sinistro nel Napoli. La coppia Abate-Suso ha ormai praticamente codificato dei movimenti che hanno messo in difficoltà tutte le difese avversarie. Lo spagnolo a Torino è stato ancora una volta determinante, con i suoi passaggi chiave (4), i dribbling riusciti (4), ma ha anche aumentato il numero dei tiri (7), molto sopra la sua media stagionale (2,8 a partita).
Mertens, l’oltre-Higuain
Il nuovo modo di giocare di Dries Mertens ha permesso al Napoli di Sarri di superare il difficoltoso periodo post-Higuain, al quale è seguito l’infortunio di Milik (erede designato). Il belga, da vice-Insigne, si è trasformato in un pendolo offensivo, devastante per le difese avversarie.
A differenza di quello che l’aspetto possa suggerire, non è facile togliere la palla a Mertens anche quando è spalle alla porta, e deve far salire la squadra, sia perché sa difenderla molto bene, ma soprattutto perché trova le soluzioni migliori per la squadra in pochissimo tempo, accorciando di secondi la scelta.
Così il Napoli ha aumentato la sua pericolosità soprattutto in fase di transizione positiva, ed è veramente uno spettacolo vedere i partenopei correre negli spazi con le mezzali libere di attaccare la profondità.
Prospettive del match
Il match di sabato sarà importantissimo per entrambe le squadre: il Milan con una vittoria andrebbe a pari punti con la Lazio, che sarà impegnata contro la Juventus allo Stadium di Torino, con la possibilità (giocando il recupero contro il Bologna), di superare proprio i partenopei al terzo posto. Gli azzurri invece, non solo troverebbero un’altra vittoria importante in trasferta, ma allontanerebbero due rivali per i primi posti.
Di sicuro un pareggio servirebbe solo a Roma e Juventus (ed eventualmente Lazio o Inter) per distanziare le due sfidanti. Aspettiamoci dunque un match con parecchi gol, e parecchie occasioni, perché di sicuro né Montella, né Sarri, si accontenteranno di un punticino.
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