Cinismo, concretezza, spietatezza. La formula perfetta della Juventus che espugna il campo della Fiorentina mantenendo così sempre viva la corsa scudetto.
Paga appieno la scelta di Max Allegri-che festeggia quindi alla grande le 200 panchine in bianconero-di schierare dal primo minuto il grande ex di turno Federico Bernardeschi nel tridente offensivo, onde sopperire alla bulimia di infortuni che sta affliggendo i bianconeri dalla cintola in su-dopo Paulo Dybala son momentaneamente fermi anche Juan Cuadrado e Blaise Matuidi- ottima la gara del Berna, che non solo si procura e realizza il calcio piazzato che poco prima dell’ora di gioco sblocca il risultato-gol fra l’altro gioiosamente festeggiato dal grande ex, qualcuno direbbe forse un po’ impunemente- ma continua anche a confermare che la società bianconera ha fatto bene a puntare su di lui, svariando su tutta il fronte offensivo e dimostrando un buon dialogo con i compagni di reparto, come accade qualche circa 10 minuti dopo la prima marcatura, quando chiude uno splendido triangolo in un fazzoletto di terreno con il brasiliano Douglas Costa-partito dalla panchina perché a mezzo servizio-il quale imbecca a centro area Gonzalo Higuaìn che di prima intenzione gira di poco a lato di destro, rimandando il gol di circa una ventina di minuti, quando Il Pipita, servito da una gran palla filtrante dalla distanza nientepopodimeno che di Giorgio Chiellini, infila di destro nell’angolino alla sinistra dell’estremo difensore viola Marco Sportiello.
Ottimi segnali anche da Higuaìn, che conferma una ritrovata media realizzativa, 6° gol nelle ultime 4 uscite stagionali fra campionato e Coppa Italia, 18° gol in 33 presenze stagionali, e inoltre si tratta del gol numero 50 in bianconero per il Pipita.
In mezzo alle due reti ai bianconeri non manca la sofferenza, ma la difesa contiene molto bene le avanzate offensive viola, dimostrando una grande organizzazione e confermando la recente solidità che vede la porta bianconera ancora inviolata in questo anno solare 2018-ultimo gol incassato 6 gare fa, fra campionato e Coppa Italia, nella vittoria 1-3 in casa dell’Hellas Verona il 30 Dicembre 2017, nell’ultima di andata. Il più grosso vero rischio corso dalla retroguardia juventina è quando, intorno al 38’, Gil Dias entra in area, elude l’intervento di Stephan Lichtsteiner e scarica un gran destro che supera Nonno Buffon ma si stampa sul palo alla sua destra. Conferme anche dal portierone bianconero-alla sua gara numero 500 in bianconero fra Serie A e Serie B-, che nella ripresa sventa praticamente da solo la tentata incursione centrale in area del francese Jordan Veretout, immolandosi su di lui in uscita.
Prima ancora di questo episodio bianconeri graziati anche dal Var, che nega un rigore alla Viola non punendo un intervento di Chiellini in area su cross dalla destra di Benassi, che il supporto tecnologico non chiarisce appieno se si tratti di tocco di braccio o di petto, ciò che è invece abbastanza chiaro è la posizione di off-side di Benassi sul tocco di Giovanni Simeone.
La Juve sembra avere praticamente tutto dalla sua parte, morale alle stelle e numeri da capogiro, il momento sembra davvero propizio per riprendere l’avventura in Champions League, che vedrà i bianconeri impegnati Martedì 13 Febbraio allo “Stadium” contro il temibile Tottenham di Mauricio Pochettino.
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