I qatarioti trionfano per la prima volta in Coppa d’Asia.
Uan finale di Coppa d’Asia davvero incredibile quella che è appena terminata allo Zayed Sports City Stadium. Il piccolo Qatar è riuscito nell’impresa di battere per 3-1 la corazzata Giappone alla sua prima finale, un successo frutto di tanta abnegazione e spirito di sacrificio. Ad inizio competizione, nessuno avrebbe scommesso sulla nazionale qatariota che ha saputo stupire tutto ed entra di diritto nella storia della Coppa d’Asia.
Dall’altra parte, invece, c’è stato un Giappone dai due volti. I Samurai Blue hanno letteralmente dormito nel primo tempo e regalare i primi 45′ ad avversari così pericolosi non è stata una grandissima idea. Ai nipponici non è bastata la reazione nella ripresa per portare a casa la quinta Coppa d’Asia che si trasferisce nuovamente in Medio Oriente dopo una lunga permanenza nell’Asia orientale.
Come detto, nel primo tempo c’è una sola squadra in campo: il Qatar. La nazionale allenata da Felix Sanchez non parte forte e lascia al Giappone il possesso palla nei primi dieci minuti, rischiando zero, ma al 12′ colpisce: Afif arriva nei pressi dell’area, crossa per Almoez Alì che controlla due volte il pallone e si esibisce in una bella rovesciata che batte Gonda. Un colpo da maestro quello del giocatore dell’Al Duhail che batte dunque il record dell’iraniano Alì Daei, fermatosi ad otto reti. Il Giappone va in confusione e non riesce a reagire, subendo il 2-0 al 27′ con un gran sinistro a giro di Hatim che non lascia scampo al portiere ex Sagan Tosu, da questo Gennaio al Portimonense.
Se dopo il primo gol non c’è stata reazione, dopo la seconda marcatura i Samurai Blue cercano di fare qualcosa soprattutto nel finale del primo tempo, ma Al Sheeb non compie una sola parata. Nella ripresa, strigliato da Moriyasu, il Giappone cambia registro ed inizia a mettere in seria difficoltà il Qatar con il suo palleggio e la sua qualità, pur continuando a tirare poco in porta. La rete della speranza arriva al 69′ quando Osako appoggia il pallone sui piedi di Minamino che con uno scavetto supera Al Sheeb e rimette i suoi in careggiata. I Samurai Blue insistono, ma non trovano il pareggio ed all’81’ il match cambia ancora: da un corner arriva il tocco di mano di Yoshida che, rivisto al VAR da Paolo Valeri, porta l’arbitro Irmatov a decretare il penalty che chiude la partita, con Afif che spiazza Gonda. Al triplice fischio esplode la gioia del Qatar che inserisce il suo nome nell’annuario della Asian Cup, per Moriyasu prima sconfitta del suo Giappone ed è una sconfitta molto dolorosa.
TABELLINO DELLA GARA
Giappone 1-3 Qatar 12′ Almoez Alì (Q), 27′ Hatim (Q), 69′ Minamino (G) 83′ Afif (Q, rig.)
https://www.youtube.com/watch?v=5_Owx2F4KRA
Giappone (4-2-3-1): Gonda; Sakai, Tomiyasu, Yoshida, Nagatomo; Shiotani (dall’83’ Ito), Shibasaki; Doan, Minamino (dall’89’ Inui), Haraguchi (dal 62′ Muto). All. H. Moriyasu
Qatar (4-2-3-1): Al Sheeb; Correia, Khoukhi (dal 61′ Al Hajri), Salman, Hassan; Madibo, Hatim; Al Rawi, Al Haydos (dal 74′ Boudiaf, Afif; Almoez Alì (dal 90’+5 Alaaeldin). All. F. Sanchez
Arbitro: Ravshan Irmatov (Uzbekistan)
Ammoniti: Shibasaki (G), Yoshida (G), Afif (Q), Sakai (G), Correia (Q)
Espulsi: –
Stadio: Zayed Sports City Stadium (Abu Dhabi)
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