Termina 2-1 per il Feyenoord il match, valido per l’ultima giornata del girone F di Champions League, contro il Napoli. Azzurri subito in vantaggio con Zielinski, rimontati, però, prima dal pareggio di Joergensen, e poi sconfitti, indolore, al 90′ dal gol, su corner, di Juste. La squadra di Sarri, a fronte della vittoria dello Shakhtar sul City, accede ai sedicesimi di Europa League. Olandesi che, invece, salutano la competizione europea a testa alta.
Un Maurizio Sarri molto amareggiato quello che si è presentato ai microfoni nel post-partita. Il tecnico del Napoli ha sottolineato come, a fronte delle notizie (negative) che arrivavano dall’Ucraina, la sua squadra mollasse sempre di più la propria gara. Ha inoltre aggiunto l’allenatore che un comportamento del genere è sì comprensibile, ma di certo migliorabile, dato che il suo team aveva il dovere di lasciare questa competizione senza rimorsi.
Missione fallita quella della qualificazione, quindi, per Sarri e il suo Napoli, pronti però ad affrontare l’Europa League.“Affronteremo questa competizione con grande determinazione e la onoreremo fino in fondo.” Prima, però, di ricimentarsi in campo europeo e nazionale, gli azzurri dovranno recuperare alcune cose. Il tecnico dei partenopei ha infatti messo in evidenza come, partita dopo partita, i movimenti senza palla dei suoi diminuiscano sempre di più. Problematica, quest’ultima, che lascia Sarri tutt’altro che indifferente.“Mi preoccupa il fatto che non si vedano certi movimenti e questo ci porta a essere molto meno pericolosi del solito. Se le movenze senza palla diventano minori è ovvio che la velocità di gioco viene a mancare.”
Le ultime due sottolineature del tecnico vanno oltre l’analisi dei problemi visti in campo. In primis Sarri evidenzia come, nonostante le diverse lacune mostrate dalla sua squadra, la partita nei primi 30 minuti poteva essere sul risultato di 3-0. E, battuta finale, sul Manchester City e la promessa (non mantenuta) di Pep Guardiola. Fattori, questi ultimi, che con la non vittoria in Ucraina, hanno consegnato in automatico la qualificazione tra le mani dello Shakhtar.“Le partite raccontano storie a sé e non si possono prevedere. Può succedere di tutto, ma chiaramente il City dal punto di vista mentale non aveva una situazione semplice con il derby di Manchester all’orizzonte”.
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