Il futuro del Gran Premio di Gran Bretagna in Formula 1 è sempre nebuloso e a rischio. E’ l’opinione dell’ex pilota ed ex Presidente del BRDC (British Racing Driver’s Club), Dereck Warwick. Poco più di un anno fa, erano cominciate a circolare le prime voci sulla possibilità di una riconsiderazione del contratto che legava Silverstone alla FOM, secondo il quale il circuito inglese sarebbe dovuto essere sede del Gran Premio fino al 2026.
Lo scorso Luglio, alla fine, proprio Warwick (poi dimessosi ad Ottobre) aveva traghettato il BRDC nella decisione di esercitare la clausola di rottura anticipata del contratto in essere, anticipandone la scadenza all’edizione del 2019 (inclusa ovviamente). A monte della decisione l’insostenibilità economica del contratto sottoscritto con Bernie Ecclestone. Il problema, infatti, risiede nel costo a salire della tassa d’ingresso negoziata all’epoca dagli organizzatori, ovvero un 5% ogni anno, fino ad arrivare a 25 milioni di sterline l’ultimo anno.
“Il Gran Premio è troppo costoso e perdiamo troppo denaro. Per questo motivo abbiamo innescato la clausola di rottura” – ha spiegato Warwick in un’intervista al Jersey Evening Post – “Essendo la Gran Bretagna la patria del Motorsport, si sarebbe indotti a pensare che automaticamente resterà nel calendario della Formula 1. Ma non è affatto così”.
Insieme al Gran Premio d’Italia, quello britannico è l’unico GP sempre presente dal 1950: “Chiaramente noi vogliamo che ci sia ancora un Gran Premio di Gran Bretagna e che questo resti a Silverstone” – continua Warwick – “Ma dev’essere un evento accessibile e che ci consenta di guadagnare cifre da poter poi reinvestire nel circuito. Con il contratto attuale, purtroppo, tutto ciò non è possibile“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.