C’è voglia di riscatto in casa Ferrari, dopo lo sfortunato weekend di Shanghai. Un weekend che prometteva tanto, dopo la perentoria prima fila tutta rossa del sabato, ma che ha portato a raccogliere soltanto un gradino più basso del podio con Kimi Raikkonen, mentre Sebastian Vettel, da che stava lottando con Valtteri Bottas, dopo il contatto con Max Verstappen ha chiuso in 8° posizione.
Vettel, leader del Mondiale con 54 punti, torna sul luogo della famosa ruotata a Hamilton: “Dopo la gara ho vissuto le sensazioni peggiori. Ho dovuto vedermela con quello che è successo. È così che va la vita. Le cose che ti distruggono sono quelle che ti feriscono di più“.
Nelle ultime settimane, si sono rafforzate le voci che parlano di un Daniel Ricciardo vicino a firmare con la Ferrari per il 2019. Interrogato in proposito, Vettel ci scherza su: “Come mi vedrei con Ricciardo di nuovo mio compagno di squadra? Eh non posso certo aiutarlo. Bisogna mettere la firma su un pezzo di carta e mica posso essere io ad aiutare a farlo. Siamo stati insieme in un anno complicato per me, lui corre bene, ha vinto in Cina e, in definitiva, è un ottimo pilota“.
Sul weekend azero: “In un momento come questo, con tre monoposto che hanno prestazioni molto simili, sono i dettagli a fare la differenza” – spiega Sebastian – “La nostra è comunque una monoposto molto competitiva e finora lo è stato ovunque. Una gara storta su 21 può capitare, ma noi siamo tranquilli, visto che abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Vero, abbiamo avuto un pit stop non eccezionale, che ci è costato la posizione. Ma l’importante è non commettere gli stessi errori in futuro“.
Per quanto riguarda Kimi Raikkonen, il post Shanghai ha visto non poche polemiche sulla strategia di gara del muretto Ferrari, tacciata da non pochi tifosi ed addetti ai lavori come troppo penalizzante nei confronti del finlandese. Ma Kimi non se ne preoccupa e guarda avanti: “Le gerarchie, chi sta davanti e chi sta dietro, sono determinate dal risultato delle qualifiche. È stato così in tutti i team dove sono stato sinora“.
Sul continuo rincorrersi di voci di suoi sostituti (Ricciardo da ultimo), allo stesso modo Kimi non se ne interessa: “Sono 15 anni che sento storie intorno a me, io penso solo a fare bene e per ora mi diverto“. Sul weekend, il Campione 2007 si aspetta una Ferrari competitiva come nelle prime tre gare: “Sarei sorpreso se non fossimo là davanti a lottare coi migliori“.
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