E’ stata una giornata particolare ed intensa per la Sauber, con tanti rumors che si sono rincorsi riguardo il contratto stipulato con la Honda per la fornitura triennale delle power unit a partire dalla prossima stagione. perchè sembra che il sodalizio tra il team elvetico ed il motorista giapponese sia finito ancor prima di cominciare.

Pascal Wehrlein, durante la gara di domenica in Austria. Sembra finito prima ancora di iniziare il rapporto tra il team elvetico e la Honda (foto da: f1supernews.com)

Inizialmente, grazie ad una indiscrezione riportata dai tedeschi di Auto Bild, sembrava che il clamoroso passo indietro fosse stato operato dalla Honda, in virtù del recente allontanamento dell’ex team principal Monisha Kaltenborn, ovvero la parte che aveva condotto le trattative con i giapponesi. In più, sempre secondo il magazine tedesco, i vertici di Sakura non avrebbero visto di buon occhio gli scarsi risultati di questo 2017 della Sauber; il che è tutto dire, visto cosa stanno invece combinando loro…

In serata, però, ecco arrivare il colpo di scena. A rompere il contratto non sarebbe stata la Honda, ma la Sauber stessa. Da quel che si è appreso, infatti, artefice di tutto sarebbe Pascal Picci, CEO di Longbow Finance SA, la società che controlla la Sauber. Picci, infatti, dopo aver riletto con attenzione i termini del contratto siglato ad Aprile dalla Kaltenborn, avrebbe scoperto la presenza di alcuni codicilli che l’hanno spinto a questa rischiosa decisione. 

Il team di Hinwil, infatti, si trova a metà stagione senza un motorista per la prossima stagione. Le alternative sono note. Tornare da Maranello, dopo aver interrotto un rapporto più che decennale, casomai assicurando un sedile ad uno dei piloti più in vista della FDA, ovvero o Antonio Giovinazzi, già al volante della Sauber in Australia e Cina, oppure a Charles Leclerc. Ancora, la Sauber potrebbe dirigersi dalle parti di Bracley, provando a convincere la Mercedes a darle in pratica il posto occupato fino allo scorso anno dalla Manor, garantendo da parte sua la permanenza di Pascal Wehrlein. Più remota ma da non scartare a priori l’ipotesi Renault.