Tra pochi minuti, al Red Bull Ring, partirà la prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Austria 2019. I riflettori sul circuito di proprietà della Red Bull, però, si sono accesi già in prima mattinata. A coronamento di voci cominciate a circolare già qualche settimana fa, nella giornata di ieri veniva annunciato che stamani, ore 9, tutti i team principal, insieme a rappresentanti di Pirelli e FIA, si sarebbero incontrati per decidere in merito alla proposta, caldeggiata soprattutto da Ferrari e Red Bull, di tornare alle mescole 2018.
Com’è ormai noto, le mescole portate da Pirelli quest’anno, e figlie delle famigerate ‘ribassate’ introdotte in tre gare dell’annata 2018 (Barcellona, Le Castellet e Silverstone), e che tante polemiche avevano provocato, hanno il problema innanzitutto di venir portate in temperatura, e in secundis di mantenerne il funzionamento nella corretta finestra di utilizzo, aspetto quest’ultimo reso molto complicato dall’essere questa finestra estremamente ridotta. Tutt’altro era il problema con le mescole dell’anno scorso, riguardante principalmente l’evitarne il surriscaldamento.
Ebbene, com’è facile intuire guardando a cosa sia successo finora (8 vittorie su 8 Mercedes, con 6 doppiette e Mondiali praticamente già assegnati), la W10 è di gran lunga (forse l’unica) monoposto che riesce a far funzionare a dovere le Pirelli 2019, grazie anche all’enorme carico aerodinamico globale creato dalla monoposto di Brackley. Nella riunione (breve a quanto sembra) tenutasi poco fa, c’era bisogno del voto favorevole di almeno 7 team su 10 per approvare la proposta; alla fine c’è stata la fumata nera, dato che i team che hanno votato per il ‘si’ sono stati soltanto cinque (Ferrari, Red Bull, Toro Rosso, Alfa Romeo e Haas), a fronte di cinque per il ‘no’ (Mercedes, McLaren, Racing Point, Williams e, all’ultimo momento, Renault).
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.