L’eco dell’improvviso ritiro di Nico Rosberg, fresco di titolo di Campione del Mondo 2016, non è chiaramente ancora esaurito. Niki Lauda, presidente non esecutivo del team Mercedes, dopo aver espresso tutta la sua sorpresa per la decisione del tedesco nei giorni scorsi, adesso va all’attacco, criticando modi e tempi della scelta di vita del suo ex pilota.
“L’addio di Nico ha creato una voragine profonda che ci ha lasciato senza parole” – ha detto Lauda, intervistato dal quotidiano teutonico Die Welt – “C’è una cosa che mi infastidisce particolarmente di questa vicenda, ovvero che solo ora, a campionato finito, Nico ci ha detto che non avrebbe continuato se avesse vinto il campionato. Avrebbe benissimo potuto accennarcelo quando ha firmato il rinnovo fino al 2018. In quel caso, avremmo potuto premunirci, preparando un piano B. Gli abbiamo dato la chance di diventare Campione del Mondo, e lui poi si ritira“.
“Io ho sempre voluto difendere il titolo quando l’ho vinto” – prosegue l’austriaco – “Avere il #1 sulla macchina e battere ancora gli avversari era una sfida per me. Io volevo essere campione anche solo per provare a difendere la corona. Il problema, nel suo caso, è che non ha mai fatto intendere di voler prendere una decisione simile. Perciò ci ha presi alla sprovvista“.
In conclusione dell’intervista, Lauda ha spiegato che la Mercedes, vista la decisione presa da Rosberg, ha scelto di sorvolare sulla disobbedienza di Hamilton nei giri finali della gara di Abu Dhabi, quando ignorò ripetutamente i richiami del muretto, che voleva spingerlo ad aumentare il ritmo, in modo da evitare il rientro di Vettel e delle Red Bull: “Non c’è più bisogno di dire niente a Lewis. Non ci poniamo più il problema di come ha corso negli Emirati. Abbiamo deciso di accantonare la questione“.
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